Cagliari, “il vecchio Marino sarà l’ospedale di comunità di Quartu e di tutto il centrosud della Sardegna”

Rivoluzione per l’ospedale del Poetto, senza più pronto soccorso e semi abbandonato da anni: “Una struttura di fondamentale importanza, soprattutto per la città di Quartu”. Il sindaco Graziano Milia: “Sono soddisfatto, ho sempre posto l’accento sulla necessità di avere una presenza riconoscibile sul nostro territorio”


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La rivoluzione per l’ospedale Marino di Cagliari è sempre più vicina. Addio al tipo di ospedale che tanti sardi hanno conosciuto per decenni, con pronto soccorso e tanti reparti. Dopo la proposta del sindaco di Quartu Graziano Milia del 13 aprile, “può diventare il nostro ospedale di comunità”, e un primo plauso, a poca distanza, dei vertici dell’Assl, arriva un’ulteriore conferma da parte del segretario territoriale della Uil Fpl Guido Sarritzu: “Dopo anni di silenzio assordante, dove le nostre proposte sono cadute nel vuoto, finalmente si riaccendono i riflettori sul futuro dell’ospedale Marino di Cagliari, a pochi minuti dal centro cittadino di Quartu, rappresenta un riferimento non solo per i cittadini quartesi ma per il centro e sud Sardegna. La chiusura del presidio avrebbe  privato la città di Quartu, e non solo, di un servizio sanitario indispensabile, che non solo va salvaguardato, ma a nostro avviso, potenziato”. E il fatto che i fari vengano accesi soprattutto per quanto riguarda la terza città della Sardegna trova il plauso di Sarritzu: “Da tempo denunciamo l’abbandono e il disinteresse da parte delle istituzioni per l’ospedale del Poetto, struttura di fondamentale importanza per l’area vasta di Cagliari, e in particolare per la città di Quartu. Abbiamo più volte chiesto che venissero effettuati lavori per il miglioramento, la messa in sicurezza e l’ammodernamento della struttura ribadendo l’importanza della stessa per l’area vasta di Cagliari e Quartu in particolare”. A confermare l’importanza del presidio parlavano i numeri: “23mila prestazioni in pronto soccorso, 18mila prestazioni ambulatoriali in ortopedia e 15mila prestazioni nelle camere iperbariche.  Apprendiamo con entusiasmo la proposta di riconvertire l’ospedale in struttura di comunità, come più volte proposto dalla nostra sigla sindacale che da anni chiede a gran voce interventi per ridare l’ospedale ai quartesi. Non possiamo che plaudire all’iniziativa del sindaco Graziano Milia e del direttore generale Marcello Tidore che sin dal suo insediamento si è reso disponibile, mostrando sensibilità verso le nostre richieste. Il Marino non deve chiudere è una risorsa importante per la nostra comunità. Il presidio dovrebbe inoltre ospitare anche la direzione della Asl”.
Il sindaco di Quartu Graziano Milia, contattato da Casteddu Online, esprime soddisfazione: “Sono soddisfatto che l’ospedale Marino sarà un ospedale di comunità, principalmente orientato sulla nostra popolazione quartese. Come amministrazione comunale abbiamo sempre posto l’accento sulla necessità di una presenza riconoscibile, per il nostro territorio, di una struttura che sia, appunto, un ospedale di comunità”. E arriva anche la conferma dell’Ats con il direttore generale Marcello Tidore: “L’ospedale di comunità è previsto dalla Giunta regionale nella bozza del piano socio sanitario. Rilanceremo il Marino, negli ultimi anni è stato un po’ dimenticato. C’è il finanziamento, e anche la volontà politica del sindaco di Quartu, Graziano Milia. Siamo lieti di poter ragionare in questo senso”.


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