Su Cagliari ha stracciato Paolo Truzzu, vincendo praticamente in tutti i seggi elettorali. Prevedibile, non scontato se in campo scende la premier Meloni in persona con il suo volto, i suoi slogan, le sue promesse, in un momento in cui tutto sommato è ancora in luna di miele con gli elettori. Tanti, anche in Sardegna. Ora Alessandra Todde, prima presidente donna dell’isola e unica 5 stelle a guidare una regione, deve trovare il modo di restituire la fiducia ai cagliaritani, che hanno fatto una scelta così netta bocciando i cantieri e la totale mancanza di comunicazione da parte del candidato di centrodestra da lei battuto, ora consigliere regionale di opposizione nei banchi del consiglio di via Roma.
“Cagliari è sicuramente la città più importante in Sardegna, in cui i servizi devono essere portati a livello nazionale e internazionale. Ma non solo: è arrivato il momento che Cagliari sia collegata e faccia pace con il resto dei territori, dando l’esempio in termini di interconnessioni, rispetto alla sua cintura metropolitana, per far capire quale è il paradigma di una città moderna”, dice Todde.
Poi, la promessa al futuro primo cittadino, che fra un paio di mesi sarà scelto dai cittadini per guidare Cagliari nei prossimi 5 anni. “Da parte mia assicuro leale collaborazione al futuro sindaco, di qualunque schieramento sia, per aiutarlo nella risoluzione dei problemi della città e per trovare insieme un modo diverso di valorizzarla”.









