Due locali che scompaiono, serrande abbassate forse per sempre o forse a tempo determinato, chi sa. Succede alla Marina di Cagliari, il famoso rione noto per la movida e il food dove, nell’ultimo periodo, si registrano più lamentele che sorrisi. Addio dopo 15 anni al ristorante La Pola, conosciuto anche come “il guerriero dell’astice”, in vico Barcellona. Damiano e il fratello, Giovanni, hanno fatto tanti conti e calcoli prima di mollare la presa: “Quest’anno non c’è stata stagione. Al rientro di Sant’Efisio non so quanti clienti abbiamo perso”, racconta Giovanni. “Abbiamo fatto non pochi sacrifici, io e mio fratello, però si va avanti. Ci trasferiamo in via Principe Amedeo dove c’è la pizzeria, 40 posti e tavolini fuori, Ripartiamo nel nostro piccolo”. Le colpe del ko? “Tutto l’insieme dei cantieri e dei parcheggi che non ci sono. Viviamo in Marina e qui li occupa chi viene a lavorare, è un casino. Avevo dei dipendenti pakistani che dovevo assicurare, ma hanno preferito prendere il reddito di cittadinanza, così l’abbiamo finita due in cucina e due in sala. Ci stavamo ammazzando di lavoro. Ricominceremo”, non più in vico Barcellona, “col nostro stile”. I due fratelli non possono fare altro che incrociare le dita, visto che continueranno a fare ristorazione, cambiando menù, sempre alla Marina.
Qualche strada più in basso, in via Sardegna, in tanti hanno notato le serrande abbassate della trattoria Gennargentu. Nell’insegna c’è scritto “dal 1932, giusto per ricordare a tutti la lunga storia di più generazioni di una famiglia nel mondo della ristorazione. “Stiamo smontando tutto, finiremo a novembre”, spiega una delle proprietarie del locale. “Prevediamo di riaprire, in un altro locale”, spiega, indicando quella che è una delle storiche sale. “Qui, tra queste storiche mura, ci sarà altro”. Non, di sicuro, un locale food.








