Due piccioni, con una fava: si usa una tale metafora per significare che con una sola azione si possono ottenere due risultati. Sono quelli che penso si possano ottenere, se al Comune di Cagliari seguissero un mio suggerimento o meglio facessero adottare la mia proposta : ” Rompere le scatole”. Si otterrebbero,infatti, due risultati : verrebbero attivati dei veri e propri ” corsi professionali”, creando nuove figure lavorative, da una parte, e si accrescerebbero, dall’altra, le qualità professionali dei commercianti e dei loro dipendenti. Concorrerebbero tutti, infine, a conseguire un obiettivo di carattere, non solo economico : una Città più pulita e vivibile, a misura d’uomo, si direbbe. Non si vedrebbero più i cassonetti colmi di scatole di tutte le dimensioni e che impediscono alle famiglie di gettarvi i rifiuti cartacei che troviamo spesso nelle nostre strade, rendendo sgradevole l’ambiente alla vista dei cittadini che si avventurano nelle vie della Città.
Non si vedrebbero più cumuli di scatoloni ingombranti lungo i marciapiedi che ostacolano il passaggio delle persone, soprattutto dei disabili e di mamme con le carrozzelle e i loro bambini. Ecco. bisogna proprio insegnare a rompere le scatole, come peraltro prescrive il regolamento comunale prima di depositarle nei cassonetti o nelle postazioni prescritte. Ma, visto che non le rompono e che nessuno preposto ai controlli fa il proprio dovere, allora siamo proprio noi, o meglio sono proprio io, che mi impegno a ” rompere le scatole” affinchè chi deve farlo di mestiere e di professione le rompano veramente, a vantaggio di tutti.











