Degno del miglior regista. Sicuramente da inserire in uno dei migliori film del brivido. Nella realtà semplicemente un grande Cagliari quello di Ranieri; quello che con un coraggioso strattone finale ha conquistato la massima serie a Bari. Se la firma è di Pavoletti, la paternità di questo capolavoro è da ascrivere a Claudio Ranieri. Ne può considerarsi una promozione come altre, seppur belle, a cui abbiamo assistito. Troppe sono le componenti sentimentali, insieme a quelle tecniche e tattiche naturalmente, che hanno generato questo risultato straordinario. La rete decisiva è arrivata nel momento più bello, più impossibile. Quello in cui l’avversario cade al tappeto e vede ridursi notevolmente le possibilità di recupero. Il gol, in questi momenti, declina l’epica; segna la differenza tra la normalità e il gesto straordinario che rimarrà per sempre. Pavoletti e il Cagliari hanno regalato tutto questo.
Al 94′, quando lo spettro di un altro anno in serie B si stava ormai radicando. Il Cagliari è riuscito a scacciarlo; il brivido è rimasto perché gli ultimi due minuti sono apparsi interminabili ma Pavoletti li ha resi ricchi di forza e speranza, di orgoglio e dignità. Quel minuto, il 94′, è apparso come la conclusione di sei mesi, quelli di Claudio Ranieri, cavalcati con il massimo impegno da parte della squadra e con la passione dei suoi tifosi. Indomiti e fiduciosi, stretti attorno a un tecnico che a Cagliari aveva già scritto vere e proprie pagine di storia. Il valore del tecnico non è mai stato messo in discussione ma salire su una macchina in corsa e vincere evidenzia il valore immenso di Claudio Ranieri. Guardando Ranieri in questi lunghi sei mesi si ricava come la sensazione che sia stato sempre qui. In lui ho rivisto lo stesso rapporto con la Sardegna che ho sempre riscontrato in Gigi Riva. Potenza della sua gente e di una straordinaria carica emotiva. Le lacrime di Ranieri hanno reso unico il tecnico romano; hanno saputo disegnare attorno all’evento un romanticismo di antica memoria. Il suo pianto liberatorio ha alimentato la voce di un popolo. Di un popolo felice perché l’epilogo di questo campionato cadetto è il più bello che un regista avesse mai potuto immaginare. Grazie Cagliari e grazie Mister Ranieri.











