Cagliari, crisi nera al mercato di via Quirra: “Non riesco nemmeno a pagare in tempo l’affitto del box”

Il posteggio di Massimo Dessì, macellaio “papà” del mercato cagliaritano, è un po’ largo “e mi costa 335 euro al mese. Ma se non ho i soldi necessari per pagarlo in tempo mi appioppano due euro in più per ogni giorno di ritardo. Rientro giusto giusto nelle spese, col nuovo sistema di raccolta rifiuti devo pure spendere per le buste dell’immondezza”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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È il “papà” di tutti i boxisti del mercato civico di via Quirra, Massimo Dessì. Sin dal 1986, anno dell’apertura della struttura, propone filetti di maiale e bistecche di manzo ai clienti. “Sono sempre meno, e quelli che vengono notato un mercato squallido, con gli ascensori guasti e senza nessun tipo di servizio. Logico che molti box siano vuoti, siamo abbandonati da anni dal Comune. Adesso, anche noi facciamo la raccolta differenziata ed è una spesa in più, pago 400 euro all’anno più le buste, quelle mica me le rimborsano”, lamenta Dessì.
“Non ci sono parcheggi esterni, e se la gente non può venire in auto è chiaro che al mercato le cose non vadano bene. Tanti posteggi vuoti, bisogna fare qualcosa. Perché”, suggerisce il macellaio, “non li dividono in due, separandoli con un pannello? Così facendo ci starebbero due nuovi operatori che si dividerebbero le spese dell’affitto mensile. Io pago 335 euro al mese ma, spesso, non ho i soldi giusti e arrivo ‘lungo’. Ogni volta mi mettono la mora di due euro per ogni giorno di ritardo”.


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