Sorpresa: a novembre 2025 il costo della vita a Cagliari registra un lieve raffreddamento, ma non al supermercato dove invece i prezzi continuano ad aumentare. L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), calcolato dall’Ufficio Statistica del Comune, segna infatti una variazione congiunturale del -0,3%, in miglioramento rispetto al -0,5% di ottobre. Su base annua, l’inflazione si attesta al +0,8%, in calo rispetto al +1,2% del mese precedente, confermando una fase di rallentamento dopo i picchi dei mesi scorsi.
Il dato emerge dal comunicato ufficiale relativo a novembre 2025, elaborato dal Servizio Innovazione e Tecnologie Digitali – Ufficio Statistica e Censimenti del Comune di Cagliari, che fotografa l’andamento dei prezzi in città a ridosso del periodo natalizio.
Alimentari in crescita, ma meno rispetto all’autunno
Tra le principali voci di spesa, prodotti alimentari e bevande analcoliche registrano un aumento congiunturale del +0,2%, in lieve accelerazione rispetto a ottobre. Su base annua l’incremento è del +2,0%, in frenata rispetto al +2,7% del mese precedente. A trainare i rincari è soprattutto la frutta, con un balzo del +4,1%. Segno positivo anche per bevande alcoliche e tabacchi, che crescono dello +0,1% sul mese e del +2,2% su base annua.
Abbigliamento e casa in flessione
Prosegue invece la fase di debolezza per abbigliamento e calzature, che segnano un -0,1% mensile e un -1,0% su base annua. In calo anche il comparto abitazione, acqua, elettricità e combustibili, che su base tendenziale registra un -3,2%, nonostante un lieve rimbalzo congiunturale (+0,2%). In controtendenza i combustibili solidi (+5,4%) e il gasolio per riscaldamento (+2,2%).
Trasporti in ripresa, comunicazioni ancora giù
Nel settore trasporti i prezzi tornano a salire: +0,2% rispetto a ottobre, con un incremento annuo dell’1,0%. Pesano soprattutto i carburanti e lubrificanti (+1,9%), mentre calano sensibilmente il trasporto aereo passeggeri (-13,7%) e quello marittimo (-1,6%). Ancora in flessione le comunicazioni, che registrano un -0,4% mensile e un -2,2% annuo, trainate dal calo dei prezzi di apparecchi telefonici e telefax (-1,8%).
Cultura, ristorazione e servizi: dinamiche contrastanti
Segno meno per ricreazione, spettacoli e cultura, con un -0,7% congiunturale e un +0,3% annuo, in rallentamento. Scendono in particolare libri (-4,3%), apparecchi fotografici e ottici (-4,6%) e dispositivi elettronici.
Netta la flessione dei servizi ricettivi e di ristorazione, che a novembre segnano un -3,1% sul mese. Su base annua l’aumento si riduce al +1,6%, dopo il +3,5% di ottobre. A fare eccezione sono le mense, in forte crescita (+8,8%), mentre crollano i servizi di alloggio (-18,5%).
Salute, istruzione e altri beni
Stabili i servizi sanitari, con prezzi fermi sul mese e un aumento annuo dell’1,2%. L’istruzione resta invariata sul piano congiunturale, ma cresce del +2,7% su base annua. Gli altri beni e servizi registrano un lieve +0,1% mensile e un +4,7% annuo, pur in lieve rallentamento rispetto a ottobre. Un’inflazione sotto controllo.










