Va avanti la corsa del Comune di Cagliari per riuscire a garantire la piena fruibilità del mercato provvisorio di piazza Nazzari ai 180 boxisti di San Benedetto. Attrezzature comprate e, in alcuni casi, già piazzate, questione forse di un paio di settimane per vedere anche i banchi di macellai e fruttivendoli montati, sinora ci sono solo quelli dei pescivendoli. Intanto, però, ecco che spuntano tutt’attorno alla struttura in acciaio costata dieci milioni ben 122 parcheggi a pagamento. Tutte strisce blu: 52 stalli in via Sant’Alenixedda, 43 in via Cao di San Marco e ventisette in piazza Giovanni XXIII. L’ha deciso la Giunta Zedda, c’è la delibera ufficiale: la gestione dei parcheggi sarà affidato alla Parkar srl. I prezzi? Eccoli: trenta centesimi per il primo quarto d’ora, 50 centesimi per la prima mezz’ora, un euro per sessanta minuti e due per le ore successive. Chi vorrà e potrà attendere i tempi legati alle frequenze di passaggio potrà usufruire anche del pulmino della linea Cep, che farà una fermata a ridosso del mercato quasi attaccato al teatro Lirico. E ci sono anche altri parcheggi, quelli del parcheggio sotterrano finito di costruire 23 anni fa e, sinora, mai aperti. Una parte, 150, dovrebbero aprire in concomitanza con il taglio del nastro del mercato provvisorio. Solo uno dei due piani ospiterà ruote e marmitte, l’altro è già prenotato dai boxisti per le celle frigorifere.
“La settimana prossima dovremo fare un nuovo sopralluogo”, spiega a Casteddu Online Massimo Ruggiu, rappresentante di tutti i pescivendoli di San Benedetto e membro del direttivo del gruppo che dialoga costantemente con l’amministrazione comunale. “Loro spingono per ottobre, anche per noi è un mese che va bene anche perchè, poi, saremmo praticamente nel periodo prenatalizio. I primi banchi sono stati montati, attendiamo che arrivino anche tutti gli altri, in modo che lo spazio sia garantito per tutti i miei colleghi. Se così sarà, ci trasferiremo tra un mese”. Con la speranza, mai sopita, di rientrare quanto prima nella loro “casa” incastonata tra via Pacinotti, via Cocco Ortu, via Bacaredda e via Tiziano. Una “casa” che, al massimo tra tre anni, sarà tutta nuova.









