Una passeggiata in stile “walking dead”. Cagliari è chiusa, nei fatti, per Coronavirus: il sindaco Paolo Truzzu lancia un appello al Governo Conte, “chiudiamo tutto per quindici giorni, solo così ci salviamo”, e lancia un appello ai pochi cagliaritani che non seguono le regole, “state a casa”. Molti commercianti, però, hanno già deciso di abbandonare casse, camerini e scontrini e rifugiarsi tra le pareti domestiche. Li abbiamo contati: sono ben settantasette i negozi che hanno chiuso, nelle ultime ore, tra via Manno e via Garibaldi. Bar e ristoranti esclusi, beninteso. Gioiellerie, ottici, abbigliamento, oggettistica: la paura del contagio non fa novanta ma 77. Molti cartelli sono identici e riportano lo stesso comunicato: “In seguito alle nuove disposizioni, con grande dispiacere, avvisiamo la clientela che per la situazione attuale abbiamo deciso di sospendere l’attività. Siamo tutti in buona salute e siamo chiusi solo in via precauzionale per salvaguardare la salute di tutti. Abbiamo deciso di renderci attivi contro la diffusione del Covid-19”.
E poi, immancabile, l’hashtag #Iorestoacasa. Le vie cagliaritane dello shopping sono immerse nel silenzio. I pochi negozianti ancora aperti, già nelle prossime ore, potrebbero seguire l’esempio dei loro colleghi e abbassare la serranda sino, almeno, al tre aprile prossimo.









