Prima Spano, oggi la Piroddi e presto potrebbe toccare a Sorgia. Il sindaco Truzzu alle prese col rimpasto dell’esecutivo e appare sempre più in difficoltà nel gestire un centrodestra litigioso e ingovernabile.
La consiliatura parte con l’emarginazione dell’Udc che resta senza un rappresentante nell’esecutivo e incassa il colpo. L’avvicendamento dell’ex assessore allo Sport Spano con Tack (avvenuto con l’ok del coordinatore regionale Zoffili) causa la distruzione del gruppo Lega in consiglio per l’abbandono (per protesta per la rimozione di Spano) della consigliera Perra, che passa all’Udc. Lo scudo crociato si rafforza nell’assemblea cagliaritana e quando arriva a 4 componenti chiede pubblicamente un assessorato al sindaco. Oppi l’ha ribadito anche in un faccia a faccia col sindaco: vuole un assessore, un uomo e il nome è quello del segretario cittadino dell’Udc Andrea Floris (noto alle cronache per la partecipazione al banchetto di Sardara).
Nel frattempo Angioni (eletto con Sardegna 2020 ed entrato nel gruppo Psd’Az per adesione tecnica) lascia i Quattro Mori e si impegna in un durissimo braccio di ferro senza esclusine di colpi con l’assessora alla Cultura Paola Piroddi (Psd’Az) e ne chiede la rimozione .
Quest’ultima resta in sella (è protetta dal presidente della Regione Solinas) e infine, stufa degli attacchi del consigliere Udc, decide di spedirgli una diffida legale. Tutto il consiglio comunale la invita a non farlo. Ma non c’è nulla da fare. La Piroddi dà mandato al proprio avvocato per diffidare Angioni che a quel punto minaccia una sfiducia nei confronti dell’assessora. E’ troppo per Truzzu che sa bene che vive l’imbarazzo di dover gestire una a un’assessora da lui stesso nominata.
Truzzu la caccia, ma il problema si sovrappone a quell’Udc che vuole un uomo nell’esecutivo. E Floris al posto di Piroddi farebbe saltare l’equilibrio di genere nell’esecutivo. Così Truzzu si trove con poche carte da giocare. Se leva Tack crea una grave frattura politica con la Lega. Guarracino e Mereu sono i suoi fedelissimi e potrebbe chiedere un sacrificio. Ma il più probabile per l’avvicendamento è Sorgia. Nonostante sia considerato uno dei più attivi, l’assessore alle Attività produttive papa un cattivo rapporto politico cl partito. E’ in rotta col capogruppo Psd’Az Mura e ha contro anche i big regionali dei Quattro Mori Chessa e Schirru.
Le reazioni. “Ringraziamo la dottoressa Piroddi e siamo certi che sui temi della cultura, della cura del verde e dello spettacolo continueremo a lavorare al servizio dei cittadini”, dichiara il capogruppo Mura. Duro il commento dei Progressisti: “L’amministrazione Truzzu si sta concentrando troppo sugli equilibri di potere interni e troppo poco sul bene della città. La revoca delle deleghe alla Cultura e Verde pubblico all’assessora Paola Piroddi, annunciata questa mattina dal sindaco, è solo la punta dell’iceberg dei problemi e delle beghe interne alla maggioranza che dovrebbe amministrare Cagliari” dichiarano le consigliere e i consiglieri progressisti.
“Da almeno dieci anni Cagliari non viveva simili terremoti politici e pubbliche liti. Dopo quasi un anno e mezzo di emergenza pandemica, sociale ed economica durante la quale il lavoro politico è stato frenato dal progressivo sfaldamento della maggioranza, chiediamo al sindaco un’accelerazione per lo sviluppo del territorio, nel portare avanti i tanti cantieri rimasti al palo e uno sforzo maggiore per garantire sicurezza e decoro. Così come nella promozione delle politiche culturali e del verde urbano, che necessita di un piano e di un regolamento.
Ci auguriamo che i nuovi assetti della giunta possano mettere al centro del dibattito e delle azioni le necessarie risposte ai bisogni delle tante cittadine e cittadini in difficoltà, e non solo alle fazioni politiche che si contendono le deleghe. Dall’opposizione abbiamo affrontato una fase così critica con spirito sempre propositivo, scontrandoci con il disordine politico di una maggioranza a pezzi.
Il Sindaco ha il dovere di ricomporre i cocci della propria coalizione e restituire alla città – in particolare di fronte all’emergenza epocale che sta vivendo – la cura e l’attenzione che merita. L’alternativa – concludono i Progressisti – è andare a casa assieme a tutta la Giunta e restituire alla città la parola per la scelta di un nuovo governo con una maggioranza coesa”.











