Dal suo letto del Santissima Trinità, lo scorso 21 novembre, aveva gridato tutto il suo sdegno contro i negazionisti del Coronavirus: “Vergognatevi”. Simona Cicala, capoturno del 118, 50 anni, oggi si è “liberata” dal virus. Tr giorni fa il tampone negativo dopo oltre due settimane di lotta contro una polmonite bilaterale, scoperta lo scorso nove novembre, con tanto di esito positivo del tampone. Dalle corsie del Covid Hospital di Is Mirrionis ai corridoi della sua abitazione: tutta un’altra situazione, dopo un lungo calvario. Che non è ancora finito: “aho ancora tosse e astenia, sto prendendo vitamina C, D e lo zinco”. I giorni trascorsi in ospedale se li ricorderà a lungo, Simona. Con un post su Facebook ha ringraziato tutti quelli che l’hanno aiutata: “Tutto il personale sanitario del reparto Obi del Ss. Trinità, la loro umanità e dedizione nella cura del paziente mi hanno davvero commossa. Ringrazio la mia famiglia, gli amici e i parenti, i colleghi del 118 e i colleghi di lavoro per avermi sostenuta con chiamate e messaggi. Un pensiero va a tutte quelle persone che non ce l’hanno fatta, io sono fortunata perché lo posso raccontare, non abbassate la guardia, proteggetevi sempre. Il Covid c’è”.
Già, il virus. Simona Cicala lo rimarca, anche quando pensa al Natale ormai alle porte: e”Penso che per quest’anno sia giusto fare dei sacrifici e limitare gli spostamenti e i festeggiamenti. No, non possiamo abbassare la guardia, lottiamo e stiamo attenti adesso per sperare di festeggiare a dovere, magari, il Natale 2021″. Alla volontaria delle ambulanze mancano tanto le sue ore spese ad aiutare gli altri: “Spero di guarire definitivamente presto, voglio tornare a bordo delle ambulanze per aiutare gli altri. È la mia missione da anni, voglio continuare a portarla avanti”.










