Va un po’ meglio che a febbraio, ma il dato in leggerissimo calo dei prezzi dipende esclusivamente dall’abbassamento degli importi delle bollette di luce e gas. Per tutto il resto, la galoppata dei prezzi continua, prima di tutto al supermercato, dove fare la spesa è diventato letteralmente impossibile per molti, difficile per tutti.
Secondo i dati ufficiali, a Cagliari, nel mese di marzo 2023, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, per la parte congiunturale (ovvero rispetto al mese precedente) ha segnato una variazione del -0,4%, in controtendenza rispetto al +0,5% registrato a febbraio. L’indice tendenziale (quello cioè che paragona i prezzi allo stesso mese dell’anno scorso) registra una variazione del +8,1%, risultando così in diminuzione anche esso rispetto al +9,7% che si era avuto nel mese di febbraio 2023.
Andando nel dettaglio, il motivo di questo calo è più chiaro: il costo di energia, gas e acqua è diminuito del 6,1% rispetto al mese precedente, nonostante sia del 18% in più dell’anno scorso. Quel 6,1% ha portato giù la media complessiva, ma di certo non ha inciso nei singoli costi. In testa alla classifica restano i prezzi del carrello della spesa: un ulteriore 1% in più a marzo rispetto a febbraio, e ben 14,4% in più rispetto a marzo 2022. Aumentano anche bevande, alcolici, abbigliamento, servizi sanitari e ristoranti, tutti meno dell’uno per cento ma comunque in salita, vertiginosa se i prezzi si paragonano a quelli dell’anno scorso.
I super esperti analisti di guerra ed economisti da post pandemia avevano sentenziato che i prezzi impazziti dipendevano da quelli dell’energia schizzati alle stelle che si erano poi scaricatoi a catena su tutto il resto. E allora perché, con un calo così corposo dei costi dell’energia, i prezzi continuano a strozzare i cagliaritani?









