Cagliari perde ben ventuno posizioni rispetto all’anno scorso nella classifica annuale del Sole 24 Ore sulle performance socio-economiche delle province italiane che, quest’anno più che mai, fotografa una Sardegna in difficoltà. Cagliari, pur trovandosi a metà classifica generale, segna una netta perdita di 21 posizioni rispetto all’anno precedente, piazzandosi al 44° posto su 107 province. Un dato che la pone comunque davanti a città importanti come Venezia (46°), Genova (54°), Torino (58°) e Roma (59°). Il capoluogo sardo spicca, tuttavia, tra le prime dieci province italiane per due categorie: affari e lavoro (8° posto) e cultura e tempo libero (10° posto). Manon brilla nelle altre aree, trovandosi appena sopra la metà classifica per ambiente e servizi (50° posto) e demografia (52° posto).
Le altre province sarde fanno molto peggio del capoluogo. Oristano si piazza al 75° posto, mentre Sassari e Nuoro occupano rispettivamente il 78° e l’87° posto. Oristano si distingue comunque per il buon risultato ottenuto nella categoria giustizia e sicurezza, dove si colloca al 17° posto, con Sassari in 32° posizione. Il capoluogo del nord Sardegna ottiene anche un discreto 41° posto nella categoria affari e lavoro.
Nuoro, pur facendo registrare un miglioramento nel pil pro capite, si ferma al 69° posto per ricchezza e consumi e al 102° per demografia e società. In fondo alla classifica, il Sud Sardegna si conferma una delle province più svantaggiate d’Italia, occupando il 93° posto in generale e, in particolare, il 104° per cultura e tempo libero e il 106° per demografia e società. Un dato allarmante che evidenzia la carenza di opportunità e di servizi, nonché un drastico calo demografico.











