Cagliari, Blocco Studentesco contro il seminario di Gender Studies: “Una pagliacciata con soldi pubblici”.
Il movimento del Fulmine Cerchiato torna all’arrembaggio contro l’ennesima trovata dell’Università degli Studi di Cagliari: il quinto ciclo di seminari sugli studi di genere, più comunemente noto come “Gender Studies”.
“Tra strutture precarie e fatiscenti, servizi carenti e disincentivi per gli studenti -inizia la nota del movimento- l’ateneo ha deciso che fosse proprio il caso di usare finanziamenti pubblici per propagandare un seminario che spaccia per verità assoluta delle teorie ignobili prive di alcun fondamento scientifico. Perché preoccuparsi dei reali problemi tangibili quando si possono indottrinare gli studenti a essere “fluidi” così da strizzare l’occhio al progressismo più disperato?”.
“Non è un corso di approfondimento – continua la nota – bensì una vera e propria pagliacciata che, più di una struttura universitaria, è degna di avere come spazio assegnato il palco del più squallido circolo comico di provincia. Il solito lavaggio del cervello di chi sogna una società mischiata, senza identità e che non riconosce nemmeno chi sia maschio e chi femmina”.
“Questa farsa – evidenzia la nota – affonda le sue radici nelle teorie di John Money, il rinomato psicologo che spacciava la pedofilia per un normale orientamento sessuale. Oggi queste brillanti idee vengono portate avanti con i fondi pubblici, patrocini istituzionali e supporto delle peggio sigle progressiste. In tutto questo, gli studenti sono sempre più abbandonati a loro stessi nella gestione di contratti affittuari impossibili, rarissimi incentivi per l’acquisto di materiale universitario, mezzi insufficienti, strutture fatiscenti non idonee per volume di studenti”.
“Di fronte a tutto questo – conclude la nota del Blocco Studentesco – non possiamo che ribadire con fermezza la nostra idea al riguardo: “Il seminario UniCa sugli studi di genere… è una CAG… PAZZESCA!”.
Siamo sicuri che da parte degli studenti che hanno ancora i piedi per terra e riescono a riconoscere l’assurdità di tutto questo, ci saranno 92 minuti di applausi”.










