Assalto alla Fiera di Cagliari per le migliaia di colloqui organizzati da trecento aziende. In palio, per qualcuno, c’è la possibilità di ottenere un contratto o essere assunto, part time o full time. L’International job meeting organizzato da Aspal e Regione, anche quest’anno, fa il botto: migliaia di giovani e adulti sciamano tra i padiglioni e i mini stand che ospitano soprattutto società turistiche e di ristorazione. I cancelli di piazzale Marco Polo sono stati aperti alle 9, e tutti si sono subito precipitati al pagiglione I. È lì, infatti, che si svolgono i colloqui della “speranza”: pochi minuti per presentare i vari titoli e competenze e, poi, bisogna solo incrociare le dita e sperare di essere richiamati. A differenza degli anni passati, il Job meeting 2020 ha un respiro internazionale: tanti gli eventi e conferenze con ospiti provenienti da tutto il mondo e con un ricco “curriculum” lavorativo. Ma sono soprattutto loro, le migliaia di disoccupati e precari, i principali protagonisti delle tre giornate della Fiera.
C’è chi ha fatto poca strada e arriva da Cagliari, ma anche chi si è dovuto sorbire un viaggio in treno sin da Oristano o Olbia. Casteddu Online ha raccolto le loro testimonianze: c’è chi ha 30 anni, una laurea in tasca ma zero euro sul conto corrente, chi ha 50 anni ed è ancora costretto a farsi aiutare dai genitori e chi, all’alba del quarantesimo anno di vita, non vuole ancora partire all’estero ma continuare a lottare per un lavoro nell’Isola. Nel corso delle prossime ore potrete leggere le loro storie sul nostro sito www.castedduonline.it










