Animalisti contro tutti e tutti contro gli animalisti ma il vero problema è solo uno: la maleducazione di chi permette a Fido di fare i suoi bisogni fisiologici ovunque senza ripulire.
Cagliari come tutto l’hinterland e non solo: il caso di strade, marciapiedi, luoghi pubblici e privati disseminati di escrementi è un problema. Invano si invoca al rispetto delle norme, ossia quelle che impongono ai proprietari dei cani di ripulire dove i quattro zampe sporcano. Fazzoletti, bustine e bottiglie di acqua sempre a portata di mano insomma, in tanti si prodigano per l’igiene ma, tanti altri, non lo fanno. Il risultato? Puzza e sporcizia, scarpe incollate al suolo dopo aver schiacciato gli escrementi e bimbi non liberi di correre e rotolarsi al parco per via delle deiezioni.
A Terramaini, per esempio, l’area verde è vietata ai cani: “La causa è la maleducazione di molti proprietari di cani che ridurrebbero la zona verde ad una latrina canina”, “Cani no ma gatti, nutrie e uccelli che defecano ovunque si e nessuno quella la raccoglie”, “divieto sacrosanto. Non se ne può più di trovarsi cani in ristorante, al supermercato, al bar etc etc. Almeno i prati lasciateli liberi dagli escrementi”.
Quindi ok ai marciapiedi pieni di escrementi, ma guai al parco.
Quindi il problema non sono i maleducati che non raccolgono, basta non fare entrare nessuno e si risolve il problema”, “esistono le aree cani. I cani devono andare lì. I parchi sono per le persone che sono stufe di schiacciare deiezioni e tornare a casa con le scarpe sporche e da lavare”.
L’unica certezza è che i cittadini sono stanchi di dover fare i conti con i ricordini di Fido che colpe, però, non ha: spetta ai padroni infatti prendersi cura di loro e ripulire dove sporcano.









