Cagliari, anziana costretta ad attendere mesi per il rinnovo del documento: la denuncia del figlio. Una vicenda che solleva interrogativi sull’efficienza dei servizi comunali arriva da Cagliari, dove una donna di quasi 76 anni si è trovata di fronte a gravi difficoltà per il semplice rinnovo della carta d’identità. A denunciare quanto accaduto è il figlio, M. M., che in un lungo sfogo affida a Casteddu Online il suo disappunto: “Mia mamma di quasi 76 anni, ha contattato il comune per il rinnovo. Morale della favola, le hanno detto di andare di persona la settimana scorsa per prendere un appuntamento, niente di meno che per il 10 agosto”. Parole dure quelle dell’uomo, che sottolinea l’assurdità della situazione. “Tre pazzie in una: la prima è che facciano andare una donna di 76 anni di persona per prendere un appuntamento per il rinnovo di un documento. La seconda pazzia è che negli uffici sembra esserci poca voglia di lavorare. Figuriamoci che le è stato detto: ‘La possiamo fare subito, solo se ci dimostra che deve partire’. “Tutto ciò è assurdo”. L’uomo, paragona poi l’esperienza con quella vissuta in un altro comune della zona: “La terza è che qualsiasi ufficio anagrafe di qualsiasi comune è sempre aperto per il rinnovo. “In un’altra cittadina dell’hinterland mi hanno ricevuto di sabato per la carta d’identità di mio figlio”. Un grido di frustrazione, ma anche di rabbia verso un sistema percepito come inefficiente e insensibile. “Che altro dire, se non si essere profondamente indignato”. Il caso solleva il tema delle difficoltà che molte persone anziane devono affrontare nei rapporti con la pubblica amministrazione, soprattutto quando vengono a mancare modalità alternative come le prenotazioni telefoniche o online realmente accessibili e funzionanti. La speranza è che simili episodi spingano le istituzioni a rivedere le modalità di erogazione di servizi essenziali, nel rispetto della dignità e dei bisogni di tutti i cittadini, in particolare dei più fragili.









