Le piante sono state collocate nell’area verde dell’istituto dove è stato inaugurato il “Giardino dell’Arte e dell’Amore” in memoria delle donne vittime di femminicidio. Così la pianta diventa simbolo di rinascita e di ricordo vivo di donne la cui vita è stata spezzata troppo presto e in modo violento. La manifestazione si è svolta alla presenza dei volontari dell’associazione ‘Luna e Sole’ a partire dalla presidente Marinella Canu e dei volontari di Cittadinanzattiva con il referente Carlo Veglio. Prima della messa a dimora delle piante tutti gli studenti e i docenti, coordinati dalla referente di sede Barbata Ardau, hanno osservato un minuto di silenzio poi la dedica con la foto e i nomi tra gli altri di Yara Gambiraso, Cinzia Pinna, Marta Deligia (la giovane di Villacidro uccisa dal suo ex nel 2013), Dajela Neza, Elisa Claps, Francesca Deidda di San Sperate, Roberta Zedda (la dottoressa di Sanluri uccisa a Solarussa il 3 luglio 2003 durante il turno di guardia medica).
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Respect and love”: una marcia con il filo rosso, il giardino dell’arte e dell’amore, un flash mob e altre iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e di genere che vede in prima linea il liceo “Foiso Fois” diretto dalla Dirigente Scolastica Nicoletta Rossi, che ha fortemente voluto queste iniziative.
Il progetto è coordinato dai docenti Gian Luigi Pittau, Stefano Zorco, Barbara Ardau e Carla Falqui e viene portato avanti da anni per diffondere una cultura di sensibilizzazione del rispetto dei diritti umani, delle differenze di genere e della lotta ad ogni forma di discriminazione.
“La violenza – spiega il docente Gian Luigi Pittau – è una piaga della nostra società che va definitivamente cancellata, con tutti gli sforzi possibili. I nostri studenti sono sensibili alla tematica e hanno tanto da insegnarci. Coinvolgere le nuove generazioni nella lotta per il rispetto dei diritti umani e contro ogni forma di discriminazione è fondamentale”.
Ora il prossimo appuntamento sarà venerdì 21 novembre con ritrovo alle 9 in via Roma a Cagliari sotto il palazzo della Regione (la conclusione è in piazza Garibaldi) per la marcia col filo rosso organizzata dalle associazioni “Luna e Sole”, “Cittadinanzattiva” e dalla fondazione “Una, nessuna, centomila”.
Nel corso della manifestazione saranno stati letti tutti i nomi delle vittime di femminicidio del 2025 in Italia e da piazza Garibaldi con l’arte e con la musica partirà un messaggio di condanna di ogni forma di violenza. “Con queste iniziative – rimarca Marinella Canu, presidente dell’associazione ‘Luna e Sole’ vogliamo ribadire il nostro secco no alle violenze che colpiscono le donne e con il nostro centro d’ascolto siamo in prima linea per raccogliere la richiesta di aiuto di tante donne”. Sulla stessa linea Carlo Veglio di Cittadinanzattiva, che sottolinea il valore della piantumazione: ‘Gli aberi rappresentano la memoria vivente delle vittime, la rinascita e la speranza, l’impegno che continua nel tempo e la cura quotidiana necessaria’. ‘Così come un albero ha bisogno di cura costante (acqua, sole, protezione, potature) per crescere forte e dare frutti, – spiegano docenti, studenti e volontari – allo stesso modo la lotta alla violenza contro le donne ha bisogno di essere curata ogni giorno con attenzione, educazione, vigilanza e impegno collettivo”.











