Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Il nuovo corso americano del Cagliari inizia con un clamoroso scontro mediatico. Luca Silvestrone attacca duramente nel suo profilo Facebook l’Unione Sarda e il suo direttore Anthony Muroni, e scrive: “Prima di partire devo raccontare una cosa. Oggi il giornalismo si fa su Facebook e sui social network si può usare qualsiasi linguaggio, anche quello da bar. Oggi il direttore dell’Unione Sarda ha pubblicato sul suo profilo un commento consono non certo ad un giornalista, quasi facendosi scherno dell’operazione semplicemente perché gli investitori non hanno acquistato la sede sociale. L’ho chiamato affinché potessimo chiarire e lui mi ha fatto richiamare da un redattore che non era certo il responsabile delle sue battute triviali. Sicuramente questa e’ la linea che terrà. Due cose mi sento di dire. Innanzitutto chi conosce Cellino sa perfettamente che se volesse rimanere alla guida non avrebbe certo bisogno di nascondersi dietro me, perché l’uomo è’ sanguigno e non ha certo paura. Inoltre una star come Dan Meis mai e poi mai si presterebbe a giochetti del genere. E non parliamo degli investitori. Penso che fare giornalismo sia argomentare le notizie anche criticando ma mai prescindendo dai fatti. Se avesse risposto al telefono avrebbe avuto la coscienza tranquilla. Ma questa e’ una evidente presa di posizione personale per colpire ancora una volta la stessa persona anche mentre lascia. La cosa sconcertante e’ il linguaggio e il modo di scrivere. In questo modo di fare “giornalismo” non mi riconosco io e spero non si riconosca la Sardegna. Meritate tutti di più e da oggi mettiamo tutti di più”.
E ancora un altro attacco diretto prima di prendere l’aereo verso la Sardegna: “E ultimo pensiero così parto sereno- scrive Silvestrone- io ho la faccia pulita e la schiena dritta. In questi mesi mi hanno fatto qualsiasi radiografia su di me è la mia vita. Tutto regolare. Ho subito attacchi di ogni tipo. Ma io sono romagnolo e più testardo dei sardi. Ho difeso questo sogno con le unghie e con i denti e non mi fermerà certo uno che scrive su Facebook invece che sul giornale. Lui non è giocondo ma io non sono un coglione. Ajo”, conclude Silvestrone. Anthony Muroni invece sul suo profilo Facebook aveva scritto: “Dunque c’è qualcuno che spenderà 80 milioni di euro per comprare il Cagliari e poi altri 80 per fare lo stadio. Ora ho capito: devono aver finito i soldi ed è per questo che come sede sociale andranno in affitto da Cellino, riservando all’attuale presidente l’ultimo piano per le sue attività personali. E io mi chiamo Giocondo”. Il titolo sul sito Internet dell’Unione Sarda è invece un altro: “Cagliari, Cellino vende agli americani”. E la polemica Silvestrone-Muroni, a suon di accuse incrociate sul social network, diventa il tormentone sulle pagine di migliaia di tifosi del Cagliari. Il direttore dell’Unione in un altro post scrive: “La maleducazione di alcuni pseudo tifosi del Cagliari è seconda solo alla quantità di prosciutto che dimostrano di aver sugli occhi. Ma è possibile che non si riesca a esprimere un’opinione senza insultare il prossimo?”. E arriva puntuale anche la contro replica di Silvestrone: “Forse perché lei è per primo ha fatto il contrario di ciò che fa non un bravo, ma un comune giornalista. Il giornalista scrive sul proprio quotidiano criticando civilmente e non si esprime con questo linguaggio, colpendo le spalle e non rispondendo al telefono. Spero che l editore sia consapevole dei danni che la sua linea sta tenendo. Sono molto dispiaciuto”. E nella notte sui social network va in scena una vera e propria contestazione di molti tifosi del Cagliari, tutti schierati con Luca Silvestrone.