Da un lato i sindacalisti, dall’altro i lavoratori del Porto Canale. I primi suggeriscono di ricorrere all’aiuto dei parlamentari sardi per poter inserire nel prossimo decreto Ristori del Governo risorse e, in generale, la creazione di nuovi tavoli per arrivare alla creazione di un’agenzia. Dall’altro gli oltre 200 lavoratori della Cict, fermi da mesi senza più lavoro. Molti i momenti di tensione, con vari ex portuali che hanno attaccato l’attuale presidente dell’Autorità portuale, Massimo Deiana: “Sinora nessun risultato, vogliamo certezze dopo anni e tornare, sicuri, a lavorare”. Ma la strada sembra stretta, ed è anche riecheggiata la possibilità di occupare il porto sino a quando non sarà trovata una soluzione. I lavoratori ormai sono stremati, raccontano che “non si può vivere con mille euro al mese”.
I sindacalisti, alle 18:15, hanno promesso di essere “all’Autoritá portuale, per una riunione. Faremo le nostre proposte, più tutta una serie di iniziative organizzate per tenere alta l’attenzione”.













