“Più che i ricordi, infiniti per me, c’è da raccontare la rabbia di un teatro che doveva mantenere la sua destinazione”. Così nel proprio profilo Facebook Enrica Anedda presidentessa della commissione Cultura lamenta le demolizione della sala del teatro Alfieri di via della Pineta. L’Alfieri, a lungo dedicato agli spettacoli teatrali in città, è una delle tante sale cinematografiche rottamate dalla proliferazione dei multisala che ormai ha risparmiato solo il Greenwich d’essai di via Sassari, l’Odissea di viale Trieste e il Cineclub Namaste di via Ospedale.
Dei cinema che hanno accompagnato i ricordi e le emozioni suscitate dei film degli anni ‘70, 80 e ’90 del secolo scorso ci sono solo i ricordi nostalgici.
Via via, chiusi o sostituiti da negozia di abbigliamento o supermercati, son caduti il Nuovo Olimpia e il Capitol di via Roma, il nuovo Odeon di via Orlando e l’Ariston 1 e 2 di via Deledda. Ed erano i più grandi. Niente proiezioni anche al Nuovocine di via De Gioannis e al Quattro Fontane di via Alagon, all’Adriano di via Sassari o al Corallo di piazza Michelangelo. E niente più film erotici all’Astoria di via Col di Lana.










