di Jacopo Norfo
La città cambia aspetto: chiudono i negozi di abbigliamento, uno dopo l’altro. Aprono sempre più bar, è Spritz boom. Aprono nuovi ristoranti dal target più alto. L’ultima notizia è di oggi. La storica Casa dello Sport di piazza Martiri annuncia la svendita totale per cessazione della sua attività. A mollare, spesso non soltanto per crisi ma anche per ragioni personali, sono proprio i marchi storici della città. I primi che se ne vanno, forse per non eprdere i risparmi accumulati negli anni.
Una tendenza che si riflette con quella dei consumatori: paradossalmente si comprano meno vestiti, si consumano più aperitivi. E spuntano come funghi i bar new style, con il wi fi all’interno, come nelle più moderne capitali europee. Cagliari sta cambiando, ogni giorno che passa un tassello diverso cambia nel mosaico del centro. Il problema annoso dei parcheggi- mai risolto delle giunte comunali- continua a penalizzare via Garibaldi e via Manno, in attesa della nuova piazza Garibaldi e magari che esploda la moda di andare a piedi nelle nuove aree pedonali.
Il centro è sicuramente più bello, ma non sembra meno vuoto perchè i clienti continuano a preferire i centri commerciali dove si trova tutto, dai parcheggi all’aria condizionata passando per i fast food e i cinema. In via Roma l’imprenditore Alessandro Murgia, conosciuto per l’Emerson, ha trasformato l’ex negozio 75 in un moderno ristorante: è stato lui, proprio ieri, a sottolineare il paradosso dell’Enel che voleva interrompere l’energia elettrica proprio nel giorno dello sbarco di 8500 croceristi. E grazie alla sua protesta, l’Enel ha fatto marcia indietro rinviando l’intervento, venendo incontro alle esigenze dei negozianti. Il commercio lentamente cambia pelle nonostante la concorrenza dell’online. Si vendono più Spritz e meno camicie, ma non è detto che sia colpa dei costi.












