L’interruzione del Marina Cafè Noir a Cagliari, dopo ventitré anni consecutivi e proprio nella città in cui la realtá è nata e cresciuta non ha certo lasciato indifferente l’opposizione.
“E’ scandaloso” ha esclamato l’ex candidata a sindaco del Comune di Cagliari, la consigliera dell’opposizione Alessandra Zedda, raggiunta telefonicamente.
“Soprattutto perché si tratta di un’attività che è diventata patrimonio della cultura di Cagliari, punto di riferimento per l’aggregazione sotto forma di spettacoli ed eventi. Senza tralasciare che si svolge in un quartiere attraversato da un periodo difficile in termini di sicurezza e ordine pubblico”.
Da qui l’appello di una parte della minoranza fortemente preoccupata per il benessere della città: “Poiché pare che le motivazioni sollevate dagli organizzatori siano ascrivibili alla troppa burocrazia – spiega la consigliera – chiediamo con forza che l’amministrazione faccia di tutto per riportare all’interno della programmazione culturale di Cagliari il palinsesto di Marina Cafè Noir. Mantenere questa realtà – conclude – è anche un atto preventivo e di cura, e viene meno in un momento in cui ce ne sarebbe più bisogno”.
Dello stesso avviso il consigliere Roberto Mura, che in un suo post Facebook paventa il rischio per la città “di non avere più eventi capaci di attrarre, ispirare e far parlare di sé a livello nazionale. Una perdita che non è solo culturale, ma anche identitaria ed economica”.
In proposito stamane c’è stata una reazione anche da parte della maggioranza, che con un comunicato stampa a firma di 18 consiglieri si è mostrata sorpresa e dunque decisa a riaprire il dialogo con l’associazione Chourmo “convinti che il confronto possa portare a una nuova stagione di collaborazione e a un rilancio condiviso del Festival”.










