“Assolto perchè il fatto non sussiste”. L’ex poliziotto Luigi Frau non si è recato in Ucraina, nel Donbass, tra il 2014 e il 2017, per arruolarsi con i filorussi e addestrarsi con finalità di terrorismo. Oggi la sentenza di secondo grado da parte della Corte d’appello presieduta dal giudice Massimo Costantino Poddighe. Il procutatore generale Luigi Patronaggio ha concluso chiedendo l’accoglimento dei motivi di impugnazione della sentenza di primo grado, sulla base delle conclusioni, già rassegnate e fatte riemergere in aula dall’avvocato Pierluigi Pau. L’ex poliziotto di Sinnai di 52 anni era stato in servizio a Cagliari sino al 2007 nel reparto mobile come addetto alla mensa. Già nel 2015 era rimasto coinvolto in una indagine dei carabinieri del Ros sui mercenari italiani impegnati nel Donbass: fu interrogato dopo essere stato fermato all’aeroporto di Bologna ma dichiarò di non avere mai combattuto, anche se la sua presenza in Ucraina orientale era stata confermata da documenti e transazioni bancarie. L’uomo, nell’aprile 2021 era stato raggiunto da un provvedimento di divieto di espatrio.
“È stata accertata la verità”, commenta soddisfatto l’avvocato Pierluigi Pau, “il mio assistito era infatti andato in Donbass non certo per combattere ma per trovare una donna e fare volontariato, aiutando la popolazione locale”.








