Ancora paura e violenza in città questa volta non nei quartieri al centro città ma piuttosto “lungo la discesa del CUS, a pochi metri” da un evento che ha richiamato tantissimi giovani. È accaduto “nella notte tra il 5 e il 6 giugno, intorno alle 00:30”, vittima un ragazzo: a riportare la notizia è “welcometosardegnas”: “Gli hanno chiesto soldi, controllato portafoglio e telefono. Erano armati, e la situazione poteva facilmente degenerare. Il malcapitato ha dichiarato che avevano chiaramente un accento cagliaritano.
Bastava poco: un gesto sbagliato, una reazione di troppo, un oggetto di valore addosso.
Questa è la testimonianza reale di chi ha vissuto l’episodio sulla propria pelle e ci ha chiesto di restare anonimo. Questo post serve a mettere in guardia. Perché può capitare a chiunque, soprattutto a chi si sposta da solo, di notte, in zone frequentate ma poco controllate”. “Si chiamano gaggi, maranza, teppistelli… ma il risultato non cambia”, forse addirittura minorenni e soprattutto armati. Nel post, centinaia di commenti con altre testimonianze soprattutto da parte di genitori che hanno raccontato quanto accaduto ai propri figli.










