Arrivato da Quartu a bordo di un’ambulanza del 118, entrato al pronto soccorso del Santissima Trinità ieri, in codice verde, poco dopo le dieci, poi un “buco” di quasi dieci ore sino alle 20, quando i medici hanno chiamato i parenti di Romano Mameli, 84 anni, per avvisarli che non lo trovavano più. E da lì inizia un incubo fatto di appelli sui social e una denuncia ai carabinieri protocollata solo alle tredici di oggi, cioè diciassette ore dopo la telefonata dall’ospedale, “perchè al telefono non la potevamo fare”, spiega Clelia Matta, la parente più vicina a Mameli, residente a Flumini di Quartu, non sposato e senza figli. Il corpo dell’anziano è stato trovato in un sotterraneo del Santissima Trinità, vicino all’uscita di via Timavo, in un locale tecnologico, un classico “caveau” sovrastato da tubi, nel primo pomeriggio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale, che ha segnato il decesso “per cause naturali”. Il magistrato di turno ha disposto la restituzione della salma ai familiari, che hanno già avuto modo di contattare l’agenzia funebre. Ma il fatto che sul corpo dell’uomo, “ritrovato con addosso solo la maglietta della salute e senza la giacca, e con una leggera abrasione ad un gomito”, non siano stati trovati segni di violenza, non placa la richiesta di “verità” dei parenti.
Verità sul come sia possibile che un uomo che arriva a bordo di un’ambulanza, ancora prima del triage o della presa in carico, possa scomparire dal pronto soccorso e finire, senza vita, in un sotterraneo: “Io e le mie sorelle siamo d’accordo sul denunciare l’ospedale, mio zio è stato portato via da casa alle dieci del mattino e sino alle venti non l’hanno visitato e non l’hanno più trovato. Ci avevano detto che c’era un codice rosso e dovevamo aspettare, ieri alle 16 mio zio mi ha chiamato dicendomi che voleva le chiavi di casa. Alle 17:30 c’erano dieci codici gialli e Romano aveva un verde, alle venti una dottoressa mi ha chiamata per dirmi che era sparito, ma stiamo scherzando? I carabinieri ci hanno detto che telefonicamente la denuncia non era valida”. Solo oggi, alle 13 sono riusciti a farla, mezz’ora dopo è arrivata la triste notizia: “Avevano ritrovato zio Romano, purtroppo morto”. La nipote riavvolge il nastro degli eventi, aggiungendo altri particolari: “Aveva due tumori e varie patologie, ieri mattina aveva male alle gambe e non si reggeva in piedi. Si vedeva che era sofferente, era in ipotermia, quando abbiamo chiamato l’ambulanza aveva una corporea di 34,5. Non sappiamo come abbia fatto ad arrivare in quel sotterraneo, non si trovano nemmeno cellulare e giubbotto. Faremo una denuncia per mancato controllo del paziente. Dicono che fosse in grado di intendere e volere, ma un anziano che aspetta tutto il giorno e lasciato senza controllo. Poteva prendere i piedi e andare via, ma dieci ore di attesa forse non le ha sopportate, era anche un grande fumatore”.










