Sono “cinquanta” i posti a disposizione dei malati di Covid nel Santissima Trinità di Cagliari ritornato, da oggi, esclusivamente un Covid Hospital. E i pazienti non arrivano tutti dal Cagliaritano, ma “da tutta la Sardegna, come da Olbia, Nuoro e Sassari”. Sergio Marracini, direttore sanitario del presidio, è tornato in trincea. Anche se, nei fatti, sin da quando è partito il lockdown la situazione tra i padiglioni dell’ospedale di Is Mirrionis non si è mai modificata chissà quanto: “Abbiamo avuto un momento di respiro ai primi di luglio, ma di fatto siamo operativi sul Covid sin da febbraio. Attualmente abbiamo 23 positivi, due sono in terapia intensiva. Lo schema rimane lo stesso stilato, a suo tempo, dall’assessorato della Sanità. Andremo passo dopo passo”. E, dopo Malattie infettive, Medicina e Pneumologia, presto potrebbe diventare reparto Covid anche quello “di Geriatria. Garantiamo ancora le visite specialistiche, ma abbiamo detto stop, sino a data da definirsi, alle visite dei parenti dei pazienti”
“Come è successo nella prima fase”, informa Marracini, “restiamo concentrati sul quotidiano”, vale a dire sugli sviluppi legati, giorno dopo giorno, al numero dei contagi. “L’auspicio è che, dopo una fase derivante dall’arrivo dei turisti”, i casi di Covid-19 possano “sgonfiarsi. È altrettanto evidente”, conclude il direttore del presidio al termine dell’ennesima giornata molto impegnativa, tra riunioni e decisioni da prendere, “che dovremo mantenere alto il livello dell’attenzione”.











