Quasi duemila persone denunciate nell’ultimo anno a Cagliari, 311 arresti, 1700 migranti arrivati i Sardegna nel corso di 66 sbarchi e 167 chili di droga sequestrati.. Sono i numeri principali diffusi nel corso della cerimonia per il 171esimo anniversario della fondazione della polizia, svolta a Cagliari nel centro congressi della Fiera. Decine gli agenti premiati per essersi distinti in operazioni delicate e aver risolto casi delicati. Presente, naturalmente, anche il questore Paolo Rossi, che ha già iniziato il suo ultimo anno alla guida della questura. Cagliari città tranquilla? Quasi: “Se pensiamo a una città metropolitana grande come questa, allora viviamo i mali di tante città e dobbiamo controbatterli con tutta quanta la cittadinanza”. Rossi cita la malamovida: “Quanti reati sono stati commessi? Pochissimi, è più un fatto di sicurezza urbana, decoro e buona educazione. I ragazzi possono andare un pochino oltre, svagarsi dopo gli anni di Covid ma stare entro certi limiti giudiziari e di educazione, spesso è questa ciò che manca”, osserva il questore di Cagliari.
Altro tema caldo, la droga: “Cerchiamo di contrastarla, mirando ai piccoli spacciatori e gestendo indagini di vasta portata per arrivare a chi porta grossi carichi. Qualche giorno fa”, e il riferimento è ai fatti di piazza del Carmine, con gli agenti aggrediti e picchiati da un gruppo di africani. “Tre padri di famiglia hanno rischiato la vita. Uno ha diverse costole rotte, uno un ginocchio fratturato e uno non ha l’udito perchè ha ricevuto un calcio in faccia. Sono riusciti a bloccare gli spacciatori senza estrarre nessun’arma e sparare in aria, rischiando di uccidere qualcuno. Con persone così possiamo dormire sonni tranquilli”.










