Fanno discutere la parole del l’Europarlamentare Ilaria Salis, che in un lungo post social ha commentato la tragedia avvenuta a Castel D’Azzano, dove tre carabinieri sono morti in un’esplosione durante uno sgombero.
“In questi giorni, la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d’Azzano. Alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione”, ha scritto l’europarlamentare di Avs presentando sui social un evento di ‘Popular Assembly for Housing Justice: Homes for People, Not for Profit’. “E se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile, insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo, di ciò che di orribile accade – continua Salis –. E dovrà assumersene la responsabilità politica. Perché avere la sicurezza di un tetto sopra la testa non può essere un privilegio di classe: è condizione essenziale per una vita dignitosa e felice”.
Parole forti che non sono passate inosservate, soprattutto al resto della politica.
“Parole orribili, inaccettabili, indegne – ha commentato la vice presidente del Senato Licia Ronzulli. Ilaria Salis dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa: giustificare la strage di carabinieri a Verona, accusando di corresponsabilità la politica quasi comprendendo chi fa esplodere una palazzina, è uno schiaffo alla verità, alla memoria delle vittime e a chi ogni giorno serve lo Stato. Trasformare morte e distruzione in un dibattito sul disagio sociale significa essere complici morali. C’è un limite che non si può oltrepassare, a maggior ragione da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni: quello del rispetto per la vita e per la legalità”, dice Ronzulli puntando il dito contro “chi ha salvato Salis nel Parlamento europeo”.
Non è tardata ad arrivare la risposta della Salis: “Come spesso accade, è in corso una campagna d’odio dai soliti giornali – se così vogliamo definirli – e rilanciata dalle forze politiche di destra di questo povero Paese, che meriterebbe ben altro dibattito. Mi vengono attribuite – con tanto di virgolettati – frasi mai dette e concetti mai espressi. Il contenuto di un mio post è stato strumentalizzato in modo indecente e usato per incitare centinaia di utenti, molti dei quali profili fake e a libro paga, a invadere i miei social vomitando odio e stupidità. Questa, a quanto pare, è la loro idea di free speech…”.












