Brotzu, lavoratori dell’Ufficio tecnico in stato di agitazione. Nessun piano di “ristrutturazione” da parte del direttore generale, Antonio Garau, che preveda il ripristino della dotazione organica, e specificatamente il recupero delle professionalità perse negli ultimi anni. “L’ennesimo colpo di coda del direttore generale – denuncia il sindacato – Un’altra delle tante scorrettezze a cui abbiamo assistito più volte”.
È di qualche giorno fa, il 24 luglio, l’assemblea dei lavoratori con i sindacati, Cgil, Cisl, Uil, Rsu: un’occasione per fare il punto della situazione. “La volontà dell’amministrazione attuale – si legge in una nota diffusa dal sindacato – è quella di declassare l’Ufficio tecnico ad un servizio male organizzato e poco efficace, con continuo e palese sfoltimento del personale presente, messo in atto anche con delibere del 2012 e 2013, che trasformavano un certo numero di operatori di tale servizio in Oss e quant’altro. Anche l’inadeguatezza di quell’aggiornamento continuo che l’attività di tale servizio avrebbe invece richiesto va, purtroppo, nella stessa direzione: delle iniziative che rendono legittimo qualche dubbio sulla “casualità” e sulla scientificità dell’operazione”,
Il sindacato, e gli stessi lavoratori, sono convinti che riorganizzando l’Ufficio tecnico si possa fare meglio, anche risparmiando, e riservando ad eventuali appalti esterni, con tutti i rischi ad essi connessi, tutto ciò che un efficiente Ufficio tecnico interno non è in grado di garantire. Per questo, in mancanza di collaborazione da parte dei vertici dell’azienda ospedaliera di via Peretti, viene confermato lo stato di agitazione.












