Al Brotzu è guerra totale sulle mancate stabilizzazioni di molti lavoratori. Ad accendere la miccia è la Fials con il segretario provinciale Paolo Cugliara e quello del sud Sardegna Giampaolo Mascia: “Ci si domanda come mai l’Arnas Brotzu non abbia ancora attivato le procedure di stabilizzazione del personale amministrativo e di quello non dirigenziale sanitario precario”, cioè “tecnici sanitari di radiologia medica e fisioterapisti, ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 1, comma 268, lettera b della legge 30 dicembre 2021, numero 234, alla luce delle modifiche ed integrazioni introdotte dall’articolo 4 della legge di bilancio 198/2022, modificato dalla legge di conversione 14/2023. L’articolo 4, comma 9- septedecies stabilisce che le disposizioni di cui all’articolo 1, della suddetta norma si applicano, previo espletamento di apposita procedura selettiva e in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni del personale, dirigenziale e non dirigenziale sanitario, socio-sanitario e amministrativo reclutato dagli enti del servizio sanitario nazionale , anche con contratti di lavoro flessibile, anche qualora non più in servizio. Il personale non dirigenziale sanitario è attualmente in servizio a tempo determinato presso l’Azienda, dette figure sono previste in dotazione organica e attualmente ricoprono posti vacanti!!! Inoltre non si capisce perché per il personale amministrativo l’Arnas Brotzu non ha ancora avviato le procedure in linea con le recentissime modifiche in materia di stabilizzazione del personal e precario e continua a chiamare da una discutibile graduatoria di merito approvata nel 2022?”.
“Graduatoria dove non si comprende come sia possibile che del personale precario con tantissimi anni di anzianità di servizio, sia collocato alla fine della stessa, superato da altri candidati con punteggio titoli bassissimo”, attaccano Cugliara e Mascia. “Chiediamo la valorizzazione della professionalità acquisita da questi maltrattati e dimenticati dipendenti che da ormai troppo tempo prestano servizio con contatti a termine, pronti, alla prima chiamata da parte di altre amministrazioni, ad abbandonare il Brotzu. Così l’Arnas continua a perdere personale ormai formato, riversando il carico di lavoro di questi ultimi su altri dipendenti sempre più stanchi e demotivati. Tutto questo è causato da una maldestra organizzazione e pianificazione del lavoro da parte dell’azienda e da quei responsabili di struttura che considerano i propri collaboratori come macchine da lavoro e non come persone. Si chiede all’assessorato, proprio sulla base dei nuovi elementi innovativi dettati dalla recente riforma, chiarimenti in merito alla mancata procedura di stabilizzazione del personale amministrativo e di quello non dirigenziale sanitario richiamato che ancora oggi, presta servizio con rapporto di lavoro a tempo determinato presso il Brotzu”. Caustica l’analisi aggiuntiva di Cugliara: “È vergognoso l’assoluto immobilismo mostrato fin qui’ in merito alla mancata stabilizzazione dei precari!! Dobbiamo ricordare a tutti che nelle aziende sanitarie il ruolo di questi lavoratori è diventato determinante ai fini di un proficuo funzionamento di tutti, nessuno escluso, i servizi. Molti di loro essendo giunti alle soglie dei cinquant’anni, ha acquisito tante di quelle competenze a cui difficilmente l’azienda può rinunciare. Sono dei lavoratori che costituiscono un autentico patrimonio. Non capiamo il perché non si proceda nella stabilizzazione. È una autentica vergogna”.










