Brotzu, grandi disagi al Centro Trapianti: “Operatori senza certezze, bisogna rimediare subito”, Questo l’appello delle associazioni mentre esplode il caos nel centro trapianti del Brotzu, con gli operatori che lavorano senza stipendi in pratica, per colpa dei finanziamenti a singhiozzo. “Affinché sia chiaro all’opinione pubblica qual è il pensiero delle associazione di volontariato Asnet APS e Prometeo AITF ODV, che da anni in Sardegna si occupano di promuovere la donazione e di sostenere i trapianti di organi- scrivono in una nota Pino Argiolas di Prometeo e Giuseppe Canu dell’Asnet- ribadiscono che: ‘’saremo oggi e domani, al fianco di tutti gli operatori sanitari che con grandissima professionalità e notevolissimi sacrifici personali, si occupano di donazione e di trapianti di organi’’.
NON VOGLIAMO RIPRENDANO I VIAGGI DELLA SPERANZA PER I TRAPIANTI Nella nostra Isola la sanità dei trapianti è sempre stata lo specchio della buona Sanità pubblica, se qualcuno per imperizia gestionale o per disegni a noi poco chiari, la vuole cancellare o ridimensionare, significa solo che vuole riportare indietro la storia e, noi non ci stiamo così come non ci stanno tanti lavoratori del settore, a vedere tanti pazienti sardi con le valigie in mano, pronti a riprendere i viaggi della speranza negli ospedali di Huston, Torino, Pisa o Padova per il trapianto di un organo, perchè sarebbe una sconfitta per la sanità sarda. RIPORTARE SERENITA’ TRA GLI OPERATORI La situazione tra i lavoratori del settore dei trapianti è al calor bianco e, quanto è successo ieri con un mancato prelievo in un ospedale sardo ne è la risultante più drammatica. Riteniamo sia indispensabile riportare un po’ di serenità tra gli operatori dando loro la possibilità di operare dentro e fuori l’ospedale “G.Brotzu”, all’interno di un quadro di “certezze normativa” che significano ordini di servizio precisi firmati dai massimi responsabili dell’Azienda, che li tuteli da qualsiasi incidente che potrebbe capitare durante il lavoro. Abbiamo la sensazione e non siamo i soli, che si stia giocando una “partita sporca” ricattando moralmente tanti lavoratori e lavoratrici che fino ad oggi hanno fatto non solo il proprio dovere, ma molto di più, sacrificando giornate di festa e giornate di vacanze pur di salvare tante Vite con un trapianto. Solo sanando il pregresso può riportare un po’ di tranquillità tra coloro che si sentono presi in giro, per aver semplicemente fatto quanto era necessario fare per salvare tante persone. A queste persone va il grazie di migliaia di trapiantati sardi e dei loro familiari.
DIREZIONI CHE TROVINO SOLUZIONI AI PROBLEMI A coloro che rivestono incarichi di massima responsabilità, chiediamo solo che abbiano rispetto delle professionalità ed abnegazione di questi lavoratori, che hanno sempre operato a norma di legge e degli Atti Aziendali e, che una volta tanto siano in condizioni di trovare soluzioni ai problemi e non siano loro stessi a crearli. Facciamo appello ai Capi Gruppo del Consiglio Regionale ed alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale, affinché si intervenga per sanare una situazione esplosiva dove il conflitto ormai è su tutto e di tutti, dove non esiste più un tavolo di confronto ed una volontà di dialogo e di risoluzione dei problemi, che devono essere cercati tra le parti e non imposti “manu militari”.
PIANO STRAORDINARIO PER IL “G. BROTZU” In Sardegna c’è un grande presidio per la Sanità Pubblica che si chiama Ospedale “G.Brotzu” da oltre 40 anni a fasi alterne, ha sempre dato ottime risposte ai sardi che avevano bisogno di cure importanti e di certo i trapianti di organi ne sono una parte qualitativamente rilevante . E’ necessario che per questo Presidio e per le decine di migliaia di interventi ordinari in tutte le varie branche della sanità che vengono eseguiti per i pazienti di tutta l’Isola e non solo della Provincia di Cagliari, la Regione Sardegna predisponga un piano straordinario con sufficienti risorse economiche , ma soprattutto con un notevole incremento delle risorse umane ( ai vari livelli professionali ), la cui carenza si nota ancora di più, con la andata in quiescenza di molti operatori per la cosiddetta quota cento. DIREZIONE AZIENDALE STABILE E DI MASSIMO LIVELLO TECNICO GESTIONALE E’ evidente che la Direzione di una struttura di questo livello, con migliaia di lavoratori da dirigere e con una grandissima capacità di spesa, deve avere una Direzione stabile che oltre che essere di massimo livello tecnico-gestionale, debba avere la possibilità di programmare le attività ospedaliere almeno per un quinquennio, con il supporto di una Direzione Sanitaria prestigiosa di grande livello professionale, che abbia il “riconoscimento” dell’intero corpo ospedaliero. Come volontari, che sono ancora in Vita grazie al trapianto di un organo, ribadiamo la nostra massima fiducia negli operatori di questo settore, dalle Rianimazioni dei vari ospedali sardi al C.R.T. ed ai Centri Trapianti di rene, fegato e pancreas e cuore dell’ospedale “G.Brotzu”, saremo al loro fianco, certi dell’importanza del loro lavoro e pronti anche alla mobilitazione nella eventualità che qualcuno voglia riportare indietro l’orologio della storia”, così si conclude il lungo comunicato di preoccupazione e speranza delle associazioni dei trapoantati a Cagliari.










