Il salasso continuo, legato alle bollette elettriche da infarto, va purtroppo avanti. Uno degli ultimi settori colpiti? Quello degli autolavaggio: tra corrente e acqua gli aumenti sono anche del 200%, e allora l’unica alternativa alla chiusura è l’aumento dei prezzi. Giustificato con le bollette, appese sulle vetrate dei tunnel di lavaggio. Uno dei primi casi arriva da Pirri, dall’autolavaggio che si trova nei parcheggi, deserti vista la chiusura per ristrutturazione, del centro commerciale Marconi: “Oggi sono andato a lavarmi l’ auto nell’autolavaggio automatico. Ho notato l’aumento nel giro di pochi mesi da 6 a 7-8 euro”, racconta Antonio Vacca di Monserrato. Ai due addetti ha fatto anche una battuta: “Tra un po’ arriveremo di botto a 10 euro”. E la coppia di lavoratori gli ha fornito l’unica spiegazione plausibile: “Mi hanno mostrato le bollette, e mi hanno detto che avrebbero chiuso se non avessero aumentato le tariffe”.
E, in effetti, passare da duemila a ottomila euro con un consumo di chilowatt praticamente identico, tra il 2021 e il 2022, può essere chiamato in un solo modo: mazzata. “A causa dei rincari sulle bollette dell’energia elettrica siamo costretti ad aumentare il costo del lavaggio dell’auto”. L’alternativa per il cliente che non vuole o non può spendere di più? Lavarsi l’auto a mano, o tenersela piena di polvere e sporcizia.










