Numerose bollette mai saldate per consumi relativi a svariati anni da parte di un albergo di Villasimius avevano costretto Abbanoa ad attivare la procedura di recupero del credito tramite decreto ingiuntivo per il pignoramento dei conti. Nel 2017 la società che gestisce la struttura ricettiva aveva presentato ricorso sollevando diverse contestazioni: dal malfunzionamento del contatore alla prescrizione delle fatture, aggiungendoci anche una richiesta di risarcimento danni.
Dopo cinque anni arriva finalmente la sentenza che dà pienamente ragione al Gestore unico e conferma la legittimità del proprio operato. Il giudice ha rigettato l’eccezione di prescrizione (fatture e solleciti erano stati inviati entro i termini) e la domanda di condanna al ripristino della fornitura idrica, ma anche l’opposizione all’ingiunzione di pagamento che il Tribunale dichiara “definitiva ed esecutiva”. A un debito di oltre 50mila euro, per il cliente si aggiunge ora anche la condanna a pagare le spese di lite per oltre 13mila euro.
La vicenda aveva richiesto anche una consulenza tecnica d’ufficio sul reale funzionamento del contatore visto che l’albergo sosteneva che i consumi erano sovrastimati. Gli accertamenti, però, avevano individuato invece addirittura una sottostima dei consumi a tutto vantaggio del cliente.











