Il ministro dello sviluppo Carlo Calenda ha dichiarato che sulla fattura a 28 giorni da parte delle società di tlc ci sarà una misura “pro-futuro” in manovra.
“Se quel pro futuro significa che non sarà previsto un indennizzo per i consumatori che stanno ora pagando l’8,63% in più del dovuto, allora è una grande delusione” afferma Romano Satolli, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Anche da parte dei partiti di maggioranza, vedasi la proposta dell’on. Morani del PD, è prevista la restituzione di quanto indebitamente percepito dalla compagnie telefoniche” prosegue Satolli.
“Altrimenti saremo costretti ad intraprendere migliaia di azioni legali, intasare i Corecom o avviare interminabili class action per vedere restituire agli utenti l’incremento delle bollette verificatosi dall’entrata in vigore della delibera la 121/17/CONS al momento del varo della manovra” conclude Satolli.
“E’ proprio su questo che fanno affidamento le compagnie telefoniche, per potersi arricchire alle spalle dei consumatori e delle famiglie” conclude Satolli.












