Dopo il dramma di Gianpaolo De Martis, morto a Olbia a 57 anni sabato notte, un altro episodio sconvolge l’Italia. In questo caso la vittima è un 41enne albanese, Elton Bani, trovato dai carabinieri domenica sera in grave stato d’alterazione in provincia di Genova, a Sant’Olcese. Stando ad una prima ricostruzione, il 41enne minacciava i vicini della palazzina in cui abitava e poi si è scagliato contro un carabiniere. Per fermarlo, è stato utilizzato il taser. Bani è caduto a terra ed è morto.
La pm Paola Calleri ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e richiesto l’autopsia sul corpo del 41enne. Per questo triste episodio sono stati iscritti nel registro degli indagati 2 carabinieri, come avvenuto ad Olbia dopo la morte di De Martis. La Procura di Tempio nelle scorse ora ha voluto evidenziare che si tratta di un atto dovuto.
“Il mio sostegno incondizionato ai colleghi coinvolti, nelle ultime ore, nei fatti di Olbia e Genova. Episodi che ci ricordano quanto sia complessa e delicata la missione che ogni giorno portate avanti con professionalità e sacrificio”, afferma il comandante generale dei carabinieri, Salvatore Luongo.
Dopo questo tragico episodio avvenuto a 48 ore di distanza dalla tragedia di Olbia, non si placano le polemiche circa l’utilizzo del taser che può – su soggetti con patologie pregresse-avere conseguenze serie. Sulla vicenda è intervenuto anche il Ministro dell’Interno Piantedosi, evidenziando come il taser sia uno strumento dato regolarmente in dotazione alle forze dell’ordine per proteggere sè stessi e i cittadini.













