“Con i lavoratori di Sardegna Uno in lotta per il pluralismo dell’informazione in Sardegna”. Questa la frase riportata nello striscione comparso oggi nel Bastione Saint Remy dopo un blitz del Presidio di piazzale Trento. Un gesto di solidarietà nei confronti dei lavoratori dell’emittente televisiva sarda in sciopero da quaranta giorni, e in assemblea permanente da oltre tre mesi, dopo il passaggio di proprietà dell’azienda dall’editore Giorgio Mazzella a una cordata di tre imprenditori, Sandro Crisponi, Luigi Ferretti, e Mario Tasca, che non hanno fornito nessuna garanzia finanziaria. Dopo due anni di contratto di solidarietà, scaduto a inizio febbraio, ora mancano all’appello sei mensilità: gli stipendi di novembre, dicembre e gennaio, oltre alle tredicesime 2012 e 2013, e la quattordicesima del 2013. All’orizzonte ci sono poi i 13 licenziamenti annunciati dai vertici dell’emittente sarda, tra cui 5 sono giornalisti.












