Lo shock per la doppia esplosione al porto di Beirut che ha sventrato una vasta parte della capitale libanese uccidendo 149 persone e ferendone oltre 5 mila (secondo l’ultimo bilancio di ieri sera) si è trasformato in rabbia e frustrazione contro una classe politica corrotta che ha dimostrato nell’immane tragedia tutto il suo fallimento.
Nella notte i cittadini sono scesi in strada, tra le macerie, per urlare la propria disperazione contro il governo. E le forze di sicurezza hanno reagito con i gas lacrimogeni. Decine di manifestanti hanno vandalizzato alcuni negozi e lanciato pietre all’indirizzo gli agenti nell’area del Parlamento, secondo quanto riferito dall’agenzia nazionale Nna. Alcuni sono rimasti feriti durante le azioni della polizia ma la grande azione di protesta è prevista per domani.
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