Il piano strategico per il turismo, a Quartu, è già stato approvato dalla Giunta Milia e, tra pochi giorni, otterrà il sì definitivo in Consiglio. Da un lato c’è il nuovo Pul, dall’altro le indicazioni e le linee di indirizzo per cambiare il volto della terza città della Sardegna. Partendo dal mare: dal tratto del Poetto sino a Capitana i chioschi potranno restare aperti tutto l’anno e c’è la possibilità di realizzarne quindici in più a partire dal Margine Rosso. Con il nuovo lungomare, poi, la drastica riduzione di automobili sarà utile per centrare anche quella rivoluzione “green” che ha portato dodici milioni di fondi Pnrr nelle casse quartesi, con l’approvazione del progetto del nuovo lungomare. “Con la delibera approvata il 13 novembre sono nati tutti gli atti di indirizzo che l’amministrazione intende utilizzare per far sí che Quartu possa finalmente trasformarsi in città a vocazione turistica”, afferma il presidente della commissione Attività produttive, il socialista Franco Tocco.
“La nostra città ha dei punti di forza da cui dobbiamo partire per sviluppare quella attrattività, quell’inclinazione naturale che deve diventare una consuetudine una condizione di vita per i quartesi, per i turisti e per chi decide e vuole venire a stare, per breve o lungo tempo a Quartu. Il turismo principale è il marino balneare, funziona benissimo d’estate ma attraverso percorsi ben collegati può unire la costa con il territorio interno , quindi la valorizzazione del contesto ambientale territoriale”, osserva il consigliere. In commissione il documento è passato all’unanimità: “Altri progetti potrebbero essere quelli della creazione di nuovi prodotti di modelli di turismo sportivo, eventi, spettacoli culturali, uniti a una forte identità quartese in materia agroalimentare. Credo che solo in questo modo potremmo dire che Quartu finalmente è una citta a vocazione turistica. Abbiamo gettato le fondamenta per far diventare Quartu una delle città protagoniste del turismo costiero e ambientale del sud dell’Isola”.












