Secondo l’accusa sarebbero state fatte fallire in un vorticoso giro di denaro alcune società del gruppo Scanu generando così un buco di 60 milioni di euro. Con l’accusa di bancarotta e altri reati oggi il pubblico ministero Giangiacomo Pilia ha chiesto tre anni di reclusione per Paolo Zapparoli, Pier Domenico Gallo, Paolo Moro, Caterina Della Mora, Domenico Falchi e Enrico Gaia e cinque anni e 10mesi per Valdemiro Giuseppe Peviani. Nello stesso processo è imputato l’ex presidente di Confindustria Sardegna ed ex ad della Sogaer (società di gestione dell’aeroporto di Cagliari), Alberto Scanu, che è stato oggi ammesso al rito abbreviato, sulla base di un’ulteriore accusa contestata dal pm che ha aperto un varco verso l’abbreviato, che sarà comunque celebrato davanti ai giudici che si occupano del processo e non davanti al gup. Per il 7 giugno e il 12 luglio sono fissate le arringhe dei difensori. Già in sede di indagine era stata stralciata la posizione di Laura Scanu, sorella del principale imputato Alberto, che aveva patteggiato 4 anni di reclusione.










