Baby devastatore in azione tra i vagoni del convoglio diretto nel capoluogo sardo. Un estintore lanciato fuori dal finestrino e sedili imbrattati. Trenitalia chiede i danni alla famiglia. “Sbagliato, è il ragazzino che deve pagare. Troppo facile nascondersi dietro mamma e papà”
Il concetto è semplice: “Chi rompe paga”. Anche, a quanto pare, se è minorenne. Il baby teppista 15enne che, sul treno per Cagliari, ha scaraventato fuori dal finestrino un estintore e imbrattato i sedili, è già stato individuato. Trenitalia ha già detto che intende chiedere i danni alla famiglia del ragazzino. Ma, tra i lettori di Cagliari Online, quasi nessuno è d’accordo con questa scelta. E fioccano i commenti – quasi fotocopia – di chi vuole che sia il 15enne a pagare, di tasca sua – non avendo uno stipendio, a quell’età, con “lavoretti utili” – i danni provocati con le sue stesse mani.
“Ai genitori non farei pagare niente, ma farei lavorare il ragazzino. Pulire i convogli da cima a fondo per un anno”, scrive Elio De Giorgi. “Gli farei pulire tutti i giorni, festivi compresi, almeno per un anno, i cessi del treno!”, rincara Carla Murenu. “Farei lavorare lui per ripagare il danno, come gesto educativo, per fargli comprendere che ogni azione ha un peso e una conseguenza”, suggerisce Patrizia Piludu. C’è anche chi invoca altri “metodi” rieducativi per il ragazzo: “Servizi sociali, è una bravata che poteva costare qualche vita”, commenta Sandro Fadda.”Dopo fatti i compiti lo manderei a pulire i treni”, sentenzia Rosa Pintus. “Più che far sborsare i soldi ai genitori, chiederei i lavori socialmente utili per questo stupido. Facile se a pagare sono mamma e papà. Il danno l’ha fatto lui e lui deve rimediare”, così Angela Angelicchia. Luciano Cogoni è netto: “Ma come si può condannare un genitore al risarcimento. Non può vigilare anche quando il figlio è fuori di casa in questo caso per andare a scuola, o li dobbiamo accompagnare sempre? Ha fatto una cavolata. La punizione può essere quella di non farlo uscire o che altro, di più non può fare un genitore. Per Trenitalia, da risarcire. ovvio. Il ragazzo lavorerà fino a pagare il danno”. Invoca la galera Manuele Serra: “Una condanna molto severa come succede nelle città come Londra. Un anno di carcere e multa di 1000 euro”.









