Una cerimonia e diverse iniziative non solo nella scuola elementare di Corso Europa intitolata a lui, “un eroe asseminese, diversi eventi per celebrare il suo atto eroico” spiega il sindaco Mario Puddu.
“La medaglia è stata conferita per la condotta tenuta durante l’uragano avvenuto ad Assemini nella notte del 20 Ottobre del 1892. Dionigi Scalas in quella occasione era sindaco della comunità Asseminese, carica che mantenne quasi sino alla sua morte prematura avvenuta soltanto a 52 anni” racconta Luigi Scalas, asseminese, noto uomo di cultura e appassionato di arte e tradizioni.
“Nella storia Assemini ha dovuto subire innumerevoli alluvioni, che quasi annualmente invadevano gran parte delle campagne e dello stesso abitato. Ma il 20 di Ottobre dell’anno 1892 avvenne una vera e propria “catastrofe”. Infatti gran parte del villaggio di Assemini che, in quel periodo contava 2500 abitanti, fu letteralmente sommerso dalle acque, questa volta provenienti dal Rio “Sa Nuxedda”.
Alluvione che i nostri nonni chiamavano “S’unda Manna” la quale veniva descritta dai verbali delle Giunte e dei Consigli Comunitativi del Comune di Assemini e anche dagli articoli dei vari giornali regionali, nazionali ed esteri, come “Uragano”.
Questa inondazione causò morti e distruzioni, fortunatamente soltanto di 2 persone, ma provocò la distruzione di ben 113 case.
Per quella occasione il sindaco Dionigi Scalas fu nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia e fu anche decorato di medaglia d’oro al valore civile con decreto reale del 22 Gennaio del 1893 per la splendida condotta nel nubifragio del 20 Ottobre del 1892″. Un eroe, un cavaliere che si distinse per essersi prodigato affinché i suoi concittadini fossero strappati dalla furia dell’acqua e messi in salvo. “Queste informazioni le abbiamo apprese da 2 sue nipoti ultra centenarie, 101, Teresa Mereu, compiuti nel novembre scorso, e 100 anni, Milina Sanna, compiuti lo scorso agosto, e un’altra di 95, Minuccia Scalas. Tutte ancora viventi”. Questa ricorrenza dell’anniversario verrà celebrata affinché anche i piccoli possano conoscere la storia locale, quella che non si trova nei libri di scuola, ma che si tramanda grazie ai racconti di chi ha vissuto in quei periodi e di ha divulgato le informazioni da una generazione all’altra. Anche una canzone, “Ayayu Scalas”, “è stata composta e cantata da Maria Luisa Congiu di Oliena la quale ha scritto le parole e la musica.
Mentre il famoso poeta tonarese Peppino Mereu, alla fine del 1800, nella poesia “A Nanni Sulis”, conosciuta oramai come “Nannedu Meu”, ha inserito una strofa dedicata proprio a Dionigi Scalas e ai fatti de S’Unda Manna del 1892″.












