Il verde pubblico ingiallito e appassito: alberi e prati rinsecchiti, la siccità è la causa principale e gli impianti di irrigazione sono rotti o malfunzionanti. Carboni, FdI,: “Gran parte dei cittadini, singolarmente ed organizzati in associazioni, fanno tantissimo per esaltare le enormi qualità della città. Ma non basta: chi amministra ha compiti da assolvere. Non amministra gratis, quindi deve mettersi al passo con le promesse elettorali e con i doveri conseguenti dal ruolo ricoperto”. Ma il Comune rassicura: “Accanto alla presa di coscienza del proprio patrimonio del verde e dunque alla regolamentazione delle azioni di tutela e valorizzazione, si proverà a proporre nuove forme di cura delle aiuole pubbliche anche con l’ausilio di associazioni e privati”.
Fiori e aiuole colorate sono pressoché un miraggio nella città dell’hinterland cagliaritano che, dotata di ampi spazi all’aria aperta, in questo periodo deve fare i conti con una serie di problematiche che, tutte insieme, hanno caratterizzato il paesaggio ingiallito che si presenta a cittadini e visitatori e che, di certo, non è passato inosservato a chi siede tra i banchi dell’opposizione. Massimo Carboni, portavoce del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “È una situazione incresciosa quella che rappresenta lo stato del verde pubblico asseminese, oramai in un crescente stato di abbandono.
Gran parte del patrimonio verde si è perso negli anni a causa di una evidente cattiva gestione politica. Assemini non aveva verde pubblico. Alla fine degli anni ’90 venne progettato e poi realizzato negli anni seguenti, rendendo Assemini ben più bella e vivibile. Fatti ampiamente riconosciuti che, progressivamente, sono diventati patrimonio di tutti i cittadini.
Ora, ciò che rimane è in un evidente stato di trascuratezza: gran parte degli spazi verdi non vengono innaffiati da settimane. Prati ingialliti, alberi che perdono foglie, altri già morti. Aiuole spartitraffico diradate e rinsecchite. Ma anche palme che perdonano le foglie avvizzite e, che cadendo in strada, mettono in pericolo i passanti. Altrettanto grave è lo stato del Vivaio comunale in località Truncu is Follas: totalmente abbandonato.
Un’immagine triste che si somma all’incuria di una Città che continua a perdere quota. Ma anche un danno al patrimonio che allontana il Comune di Assemini dal proprio dovere e dalla necessità di dare per primo il buon esempio”.
Una realtà ben nota all’amministrazione guidata dal sindaco Mario Puddu che, da tempo, ha preso in mano la situazione al fine di far fiorire nuovamente Assemini da tutti i punti di vista. “Il patrimonio del verde ad Assemini è imponente vista anche la vastità del territorio comunale urbano. La sua manutenzione – spiaga l’assessora Alessia Meloni che, tra le sue deleghe, detiene anche quella al Verde pubblico – è gestita da una ditta esterna che sta per concludere l’appalto. Appena insediati abbiamo accelerato la nomina di un professionista esterno affinché si occupasse di verificare lo stato di esecuzione del contratto che di fatto si trovava già a metà della sua esecuzione senza che fosse ancora stata nominata tale figura. Da ottobre scorso, con l’ausilio del tecnico esterno, gli uffici del verde pubblico stanno verificando che la ditta esegua effettivamente quanto previsto dall’appalto. In particolare si sta verificando lo stato di manutenzione sia delle aree verdi, sia delle piante, sia degli arredi e dei giochi presenti. Contestualmente alla verifica dello stato di fatto, vengono sottoposte agli uffici e all’amministrazione comunale le ipotesi di intervento, alcune ricadenti all’interno dell’appalto stesso, altre finanziabili con la previsione di nuove risorse. In queste settimane, oltre agli interventi di ordinaria manutenzione, si sta facendo un lavoro di verifica di tutti gli impianti di irrigazione. Due tra questi sono stati segnalati proprio qualche giorno fa e con il supporto anche degli uffici manutentivi si sta provvedendo a rimetterli in funzione. Eventuali interventi di manutenzione ordinaria degli impianti sono invece a totale carico della ditta. Molte volte alla base ci sono guasti elettrici o interventi esterni che li hanno danneggiati. Altre attività in corso sono la verifica dello stato di salute delle piante e la loro sostituzione qualora si sia reso indispensabile l’abbattimento. Nelle aiuole urbane lasciate nel corso degli anni incolte, stiamo via via mettendo a dimora nuove essenze autoctone e sopratutto che richiedano un basso apporto idrico. Nell’imminente futuro sarà aggiornato l’appalto di gestione e manutenzione del verde e rimandato in gara. Stiamo iniziando a mettere mano al regolamento del verde urbano che sarà poi discusso anche nella apposita commissione del verde”.












