Assemini – Contributi per i più fragili in ritardo, gravi disagi per chi aspetta i fondi erogati dalle istituzioni per agevolare le innumerevoli spese che le famiglie devono affrontare: “Regolarizzare i pagamenti è un diritto delle persone fragili, dovrebbe essere la priorità” spiega un cittadino. La Legge 20, come “Ritornare a casa” e la Legge 162 non sempre chi ha diritto riceve puntualmente le misure di sostegno legate alle persone con gravi disabilità fisiche, mentali o psicologiche: un aiuto fondamentale per sostenere tutte le spese come l’assistenza e l’acquisto di farmaci. Da settimane i cittadini interessati segnalano i problemi legati a questa situazione che mette a dura prova la vita di chi combatte contro le difficoltà e che, senza questi contributi spettanti, si trovano a dover fare i conti con i conti che non tornano: “Vorremmo capire che problemi ci sono nell’erogazione della Legge 20 agli aventi diritto. La domanda di rinnovo è stata presentata nei tempi, ma mentre in altri comuni si procede già all’erogazione del terzo bimestre, nel nostro molti ancora attendono l’erogazione di gennaio”.
Sulla questione pochi giorni fa è intervenuta Niside Muscas, Fdl, consigliera comunale che ha espresso: “La Sardegna ha ottime leggi di tutela economica e integrativa per le persone speciali, ma i ritardi rendono pressoché nullo questo grande e importante primato. Perché lascia le famiglie nell’impossibilità di dare sollievo organizzato e continuativo ai propri cari e a se stessi. Non tutti hanno disponibilità per anticipare e la salute deve essere un diritto effettivo per tutti”.
Sulla questione pochi giorni fa è intervenuta Niside Muscas, Fdl, consigliera comunale che ha espresso: “La Sardegna ha ottime leggi di tutela economica e integrativa per le persone speciali, ma i ritardi rendono pressoché nullo questo grande e importante primato. Perché lascia le famiglie nell’impossibilità di dare sollievo organizzato e continuativo ai propri cari e a se stessi. Non tutti hanno disponibilità per anticipare e la salute deve essere un diritto effettivo per tutti”.











