Portoni aperti anche alle scolaresche, meraviglia tra i bambini che oggi giocano con smartphone, tablet, pc e oggetti sofisticati. Tra le pagine dei ricordi da sfogliare anche quella dedicata alla disco music: il faro originale dell’Eurogarden ha ripreso a funzionare, come l’insegna del cinema e per chi vuole godersi uno spettacolo, la proiezione di video, dell’epoca ovviamente, non-stop da godere nelle sedute in legno della sala che ha proiettato i film più famosi. “Ti sblocco un ricordo”, ed è ciò che sono riusciti a fare gli organizzatori della parrocchia di San Pietro supportati da Sabrina Stara e Niside Muscas: allestita nel vecchio Comune, la mostra che raccoglie gli oggetti degli anni’70/80 piace assai. Solo il giorno dell’inaugurazione ha richiamato 300 persone, presenze che hanno confermato la nostalgia di quando poco si aveva ma si era più che felici. All’ingresso si può scegliere se visitare subito la sezione che racconta le gite al mare o i pranzi dai nonni oppure ammirare gli abiti, ottimamente conservati, delle cerimonie affiancati dai giochi, dal corredo scolastico e da altri cimeli, oramai, quasi pezzi unici e di “antiquariato”. Si possono ammirare gli utensili in ferro smaltato, quelli rossi e bianchi per intenderci, come gli elettrodomestici di allora. Una tv dal design morbido e tondeggiante, piccola in confronto ai maxi schermi di oggi, ma spettacolare negli anni in cui catturava la soddisfazione e l’orgoglio dei pochi che riuscivano a possederla. Perché avere la tv, inizialmente, era un lusso. Oggi è pressoché solo una scelta di vita quella di non averla in casa.
Al mare non si poteva andare senza lo stereo a due casse, quello che si trasportava in mano e che sparava ad alto volume note indimenticabili come “The Wild Boys” dei Duran Duran. In una teca sono esposti anche alcuni quaderni delle elementari, usati, dove erano presenti pagine infinite di lettere per apprendere il modo corretto di scrivere con stile.
Al primo piano del palazzo, invece, la musica e la tecnologia dell’epoca riempiono la sala. Il mega proiettore del cinema, il primo, con le sue pellicole, la consolle e alcuni richiami delle sale da ballo che hanno fatto la storia: dal K2 al Kilton, l’Assemini che ha fatto ballare migliaia di giovani, dove oggi in pista corrono veloci i carrelli della spesa, un tempo si “saltava”, e anche tanto.
Sino a mercoledì si potrà visitare la mostra, ingresso gratuito, che è stata realizzata anche grazie alla collaborazione dei cittadini che, con un passaparola, hanno contribuito a rispolverare ciò che era chiuso in cantina o dentro le scatole da tanto tempo e che oggi brillano, nuovamente, più che mai.












