13800 metri quadrati utilizzati, in piena campagna, ai bordi della Ss 387 a Selargius, per fare tutt’altro rispetto a quanto previsto all’inizio, cioè un’azienda agricola. Le ruspe scaldano già i motori e, presto, arriveranno per demolire tutte le strutture realizzate da Antonello Pabis, presidente dell’Asce, l’associazione contro l’emarginazione famosa per le battaglie e gli aiuti nei confronti dei più deboli e i prima linea contro le discriminazioni (è ancora nella mente di tutti la battaglia contro le fake news di qualche anno fa sui Rom con le ville con piscina). C’è un’ordinanza del Comune di Selargius, firmata dal direttore dell’area dell’Urbanistica, Pierpaolo Fois, dove vengono segnalate tutta una serie di abusi edilizi. C’è una relazione, datata 2016, degli agenti della polizia Locale. Pabis, stando alla nota spedita anche alla Procura di Cagliari, ha trasformato i volumi ad uso agricolo in residenziale, trasformato uno scantinato in locali collegati con un’abitazione con angolo cottura, bagno, locale di sgombero e ufficio. Metri cubi cambiati, rispetto alle regole, e dopo anni il Comune ha deciso di dare l’ultimatum a Pabis: dovrà abbattere tutto entro i prossimi tre mesi. Gli agenti hanno scoperto anche altre costruzioni prive di titolo abilitativo: due container metallici, una falegnameria con tetto di più di 60 metri quadri alta 2,60 metri, un pollaio, un deposito di 26,6 metri quadri e tre roulottes senza targa. Un lungo elenco di irregolarità, insomma. E, sinora, sono state tolte solo tre roulottes.
Tre mesi di tempo per abbattere tutto, in caso contrario arriverà il Comune stesso con gli enti preposti e Pabis dovrà anche pagare 20mila euro di multa. E c’è anche un’altra ordinanza dove viene imposta la demolizione di un’abitazione in fase di costruzione, in località Bi’e Mesu, a nome di due Rom. Dal Comune fanno sapere che si tratta di “provvedimenti resi necessari a seguito dei sopralluoghi effettuati congiuntamente dalla polizia municipale e dai nostri tecnici che hanno fatto emergere una serie abusi e di irregolarità sia nell’area di Bi ‘e Serdiana che in località Truncu de Sollastu. Gli uffici competenti hanno pertanto intimato la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi nel termine perentorio di 90 giorni”. Ma Antonello Pabis non ci sta:”Mentre la stampa disponeva già dei documenti del Comune, a me non era stato ancora notificato nulla I tecnici Asce, che da mesi si interfacciano con il Comune di Selargius, ora verificheranno bene le ordinanze insieme al legale dell’associazione. Non c’è comunque mai stato alcun abuso, contestiamo qualsiasi addebito di irregolarità”.











