Articolo 41 bis, il Sindaco di Uta Giacomo Porcu: “Contro questa scelta inaccettabile presto un consiglio comunale urgente per decidere nuove azioni”.
“Apprendo con disappunto e sconcerto gli esiti della Conferenza Stato-Regioni di ieri che conferma l’idea della Sardegna come una Regione in cui concentrare un così alto numero di detenuti in regime di 41 bis e i timori diffusi di una scelta e una visione che non può essere assolutamente condivisa. Nell’ultimo incontro svolto il primo dicembre a Uta, alla presenza della Presidente Alessandra Todde, della Presidente del Tribunale di sorveglianza, Maria Cristina Ornano, e dei tanti rappresentanti competenti in materia, sono state espresse tutte le riserve in merito alla sicurezza e tenuta economica della società sarda, non solo dei territori coinvolti”. E’ il commento del sindaco di Uta, Giacomo Porcu, alle notizie giunte ieri sull’informativa del Ministero della Giustizia riguardanti la riorganizzazione degli spazi per i detenuti di cui all’articolo 41 bis, che aggiunge: “La precarietà del servizio sanitario di fronte a questa invasione e l’evidente assenza del doveroso dialogo istituzionale tra Governo e Regione acuisce tutte le criticità che abbiamo da tempo evidenziato e accresce ancor di più la preoccupazione della nostra comunità e del territorio. Come Amministrazione non rimarremo inerti e staremo al fianco di Regione, Città metropolitana, province e comuni in questa doverosa battaglia di rispetto delle ragioni dei sardi. Convocheremo con urgenza un nuovo Consiglio comunale per ribadire la nostra motivata contrarietà e intraprendere nuove azioni”.











