E due. Alessandra Todde, nel pieno delle polemiche per aver importato da oltre Tirreno l’assessore regionale della Sanità, l’oncologo romano Armando Bartolazzi, fa arrivare da Roma, via Calabria, anche il direttore generale della Regione, ovvero la figura dirigenziale più importante e pagata, 285.600 scandalosi euro all’anno di soldi pubblici, cioè soldi dei sardi. La nomina, nella prima seduta di giunta a guida Todde, convocata a Villa Devoto. Si tratta di Saverio Lo Russo, dirigente di prima fascia della presidenza del consiglio dei ministri. Classe 1969, calabrese di nascita, laurea in giurisprudenza e specializzazioni in innovazione tecnologica della pubblica amministrazione.
Il posto era vacante dopo le dimissioni di Elisabetta Neroni, nominata da Christian Solinas. E proprio Solinas aveva introdotto durante la sua legislatura la figura del superdirigente pagato con una cifra imbarazzante, addirittura 46.600 euro in più del presidente della Repubblica. I 5 stelle rivedranno il compenso e lo taglieranno, come sarebbe coerente fare e ci si aspetta in base alle loro posizioni e dichiarazioni di sempre?









