Aritzo, abbattuti 15 maiali privi delle verifiche sanitarie: allarme trichinella


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 L’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna comunica che ieri, in agro di Aritzo, sono stati abbattuti 15 maiali allo stato brado illegale, di ignota proprietà, senza registrazione all’anagrafe animale e privi delle dovute verifiche sanitarie. L’intervento è stato effettuato a seguito dei controlli promossi sul territorio da parte dell’UdP, in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, e grazie al prezioso e fondamentale contributo dato dagli uomini della Stazione del Corpo forestale di Aritzo. Gli abbattimenti si sono tenuti in località “Sa perda e su Costiu”, su un gruppo di suini, composto in larga parte da animali adulti di sesso femminile, che gravitavano, senza controllo, nell’area a cavallo tra i Comuni di Aritzo, Arzana e Desulo.

L’attività portata avanti dall’UdP sul territorio è volta anche a limitare la presenza di gruppi di maiali irregolari che, sconfinando all’interno delle aree demaniali, determinano problemi di gestione nelle concessione delle fide pascolo, dato il rischio sanitario che la presenza di questi animali determina.

 

Trichinella e PSA. Presenza della Trichinella quasi al 50% delle macrocampionature e sieropositività alla PSA che si attesta sul 77,5% dei capi. È quanto emerge dalle analisi di laboratorio effettuate dall’Istituto zooprofilattico sperimentale sui campioni prelevati dai 57 suini abbattuti a Orgosolo lo scorso 20 aprile. Se il dato sulla Peste suina si muove sostanzialmente nella media dello storico registrato negli ultimi mesi in agro di Orgosolo, a preoccupare è il nuovo ritrovamento della Trichinella. Se ingerito con carni non controllate e quindi infette, il pericolosissimo parassita può anche essere letale per la salute dell’uomo. A tal proposito si invitano tutti i cittadini ad acquistare carni certificate e provenienti da circuiti di macellazione legali e sottoposti ai dovuti controlli sanitari.

 

L’UdP. L’Unità di Progetto sottolinea, ancora una volta, che “registrare i propri suini garantisce da un lato un percorso di legalità all’attività dell’allevatore e dall’altro di sicurezza delle carni per i consumatori. Operare quindi fuori dalle regole non premia e danneggia chi invece ogni giorno, anche sostenendo spese, rispetta le norme e alleva animali sani”. L’UdP comunica inoltre che, vista la situazione favorevole che si sta raggiungendo nel contrasto della Peste suina africana nel domestico e nei cinghiali, è essenziale continuare e intensificare le azioni contro gli ultimi baluardi della malattia. L’eradicazione della PSA non è più un miraggio lontano, ma un traguardo sempre più concreto e alla portata di mano della Sardegna intera.


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