Si conclude oggi la Cat arburese, una tradizione portata avanti da anni che, oltre alla promozione del territorio, punta a consolidare la comunità e a espandere i legami oltre i confini del paese.
Un format che piace e che regala uniche emozioni: non mancano i colpi di scena e gli ambienti dove sviluppare il giusto mix tra avventura, suspance e ingegno. Luoghi intrisi da orme del passato che raccontano spazi nascosti e poco conosciuti di una vasta terra che conta ampie porzioni disabitate ma ricche di storia ancora incisa nei monumenti. Piace assai, quindi, la combinazione con il gioco incentrato su ragionamenti e logica, enigmi da risolvere per arrivare alla soluzione e riscattare il tesoro. In questo caso, quello più prezioso, è il bagaglio emozionale che si porta a casa, la giusta dose di emozione nell’aver conosciuto altre persone e consolidato i legami con la propria squadra. Giovani, e non solo, tutti uniti, che richiamano anche i “colleghi” di tutti gli altri territori per non dimenticare l’importanza di esserci in un periodo che conta più partenze che arrivi, dove si lotta contro lo spopolamento soprattutto dei centri più piccoli che poco, magari, riescono a offrire dal punto di vista professionale, se non stagionale, ma tante potenzialità conservano e sono pronte per essere sfruttate, per non far morire quei luoghi incantati che sono un potenziale di benessere fisico e mentale.
Con questo spirito, quindi, una semplice caccia al tesoro, punta a diventare un mondo di attrazione per far vivere quel posto incantato che si snoda tra monti e mare, selvaggio e sconfinato, dove la natura è la protagonista indiscussa.
Oggi si conclude il gioco, l’ultima giornata per chi ha colto l’occasione messa in campo dai ragazzi promotori dell’iniziativa, un’avventura unica tra mistero, sfide e divertimento.
“La CAT (Caccia al Tesoro Arburese) non è solo un gioco: è un’esperienza immersiva dove la logica, l’ingegno e il lavoro di squadra porteranno a superare prove avvincenti e a scoprire un mondo pieno di sorprese” hanno spiegato gli organizzatori. Quest’anno la Cat si svolge nella suggestiva cornice dell’hotel Domus Animae, “un luogo dal fascino misterioso dove tutto ha inizio. Ogni angolo nasconde un segreto, ogni porta è una sfida. Il percorso porterà in luoghi che non immaginavi, regalando la sensazione di essere il protagonista di una storia mai raccontata prima”.
Un’esperienza senza eguali, insomma, “non capita tutti i giorni di immergersi in un’avventura che mescola narrativa, enigmi e prove di abilità, vivendo per tre giorni un’esperienza fuori dal tempo.
Un’occasione per scoprire Arbus: La CAT valorizza le bellezze del territorio, portando alla scoperta di luoghi unici tra storia e natura.
Un ricordo indelebile: ogni anno, i partecipanti tornano a casa con storie da raccontare, legami rafforzati e il desiderio di vivere tutto daccapo”.
Con questo spirito, quindi, una semplice caccia al tesoro, punta a diventare un mondo di attrazione per far vivere quel posto incantato che si snoda tra monti e mare, selvaggio e sconfinato, dove la natura è la protagonista indiscussa.
Oggi si conclude il gioco, l’ultima giornata per chi ha colto l’occasione messa in campo dai ragazzi promotori dell’iniziativa, un’avventura unica tra mistero, sfide e divertimento.
“La CAT (Caccia al Tesoro Arburese) non è solo un gioco: è un’esperienza immersiva dove la logica, l’ingegno e il lavoro di squadra porteranno a superare prove avvincenti e a scoprire un mondo pieno di sorprese” hanno spiegato gli organizzatori. Quest’anno la Cat si svolge nella suggestiva cornice dell’hotel Domus Animae, “un luogo dal fascino misterioso dove tutto ha inizio. Ogni angolo nasconde un segreto, ogni porta è una sfida. Il percorso porterà in luoghi che non immaginavi, regalando la sensazione di essere il protagonista di una storia mai raccontata prima”.
Un’esperienza senza eguali, insomma, “non capita tutti i giorni di immergersi in un’avventura che mescola narrativa, enigmi e prove di abilità, vivendo per tre giorni un’esperienza fuori dal tempo.
Un’occasione per scoprire Arbus: La CAT valorizza le bellezze del territorio, portando alla scoperta di luoghi unici tra storia e natura.
Un ricordo indelebile: ogni anno, i partecipanti tornano a casa con storie da raccontare, legami rafforzati e il desiderio di vivere tutto daccapo”.











